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CdS: 'No a chiusura sala scommesse, valutare applicabilità Dl Cura Italia'

10 dicembre 2021 - 09:24

Il Consiglio di Stato accoglie ricorso di Snaitech contro la chiusura di una sala scommesse riservandosi di applicare il decreto Cura Italia.

Scritto da Fm
CdS: 'No a chiusura sala scommesse, valutare applicabilità Dl Cura Italia'

“Nella comparazione dei contrapposti interessi deve darsi prevalenza alle ragioni dell’appellante, non producendo l’accoglimento dell’istanza cautelare alcun significativo pregiudizio per l’amministrazione, trattandosi di esercizio già esistente”.

Lo scrive il Consiglio di Stato nell'ordinanza con cui accoglie l'appello presentato dal concessionario Snaitech per la riforma dell'ordinanza cautelare del Tribunale amministrativo regionale per l'Emilia Romagna che aveva confermato la decisione del Comune di Castelfranco Emilia (Mo) di determinare la chiusura di una sala scommesse, in quanto situata ad una distanza inferiore a 500 metri da una chiesa.

Secondo i giudici, resta ferma la “necessità di approfondire nel merito la questione concernente l’applicabilità nel caso di specie dell’art. 103 del Dl n. 18 del 2020, nonché quella concernente l’effettività dell’esercizio della facoltà di delocalizzare l’attività in altro sito idoneo”.
 
Il Dl in questione è il cosiddetto "Cura Italia", che dispone, all'articolo 103, comma 1, la sospensione per il periodo compreso tra il 23 febbraio 2020 e il 15 aprile 2020 di tutti i termini, ivi inclusi quelli perentori, relativi a procedimenti amministrativi, su istanza di parte o d'ufficio, pendenti alla data del 23 febbraio 2020 o iniziati successivamente a tale data.
Il successivo comma 2 del medesimo articolo 103 stabilisce inoltre che i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi comunque denominati,in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020 conservano la loro validità fino al 15 giugno 2020.
 
Negli ultimi mesi il decreto è stato chiamato in causa nel corso di numerosi giudizi al Tribunale regionale di giustizia amministrativa di Bolzano che ha sospeso la decadenza delle autorizzazioni di gioco adottate in violazione del regime di proroga automatica introdotto dal Dl fino al marzo 2022.
 

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