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CdS: 'Sì a chiusura sala scommesse, nessun tentativo di delocalizzazione'

15 luglio 2022 - 13:35

Il Consiglio di Stato conferma chiusura di una sala scommesse emiliana vicina a una chiesa: 'Non c'è effetto espulsivo e l'appellante non ha fatto nulla per delocalizzarla'.

Scritto da Fm
CdS: 'Sì a chiusura sala scommesse, nessun tentativo di delocalizzazione'

“Per poter fruire della proroga risulta necessario reperire un nuovo locale e, al riguardo, nessuna concreta attività è stata documentata dall’appellante per la fattiva ricerca di esso”.

Lo evidenziano i giudici del Consiglio di Stato nell'ordinanza con cui respingono l’istanza cautelare presentata da un concessionario per l’annullamento ovvero la riforma, previa cautela, della sentenza del Tar Emilia Romagna che lo scorso maggio ha confermato la cessazione dell'attività di una sala scommesse di Castelfranco Emilia (Mo) troppo vicina ad una chiesa disposta dall'Unione dei Comuni del Sorbara nel gennaio 2021 ma con possibilità di delocalizzarla entro sei mesi.

Una possibilità non sfruttata dal concessionario.

 

Rispedito al mittente anche il motivo di ricorso che postulava l'effetto espulsivo delle normative vigenti: il Consiglio di Stato infatti, dopo aver sottolineato che, ad un esame proprio della sede cautelare, il ricorso non risulta assistito dai richiesti requisiti del fumus boni iuris e del periculum in mora per la concessione della misura cautelare, rileva che “da quanto emerso nel corso del giudizio, nel comune di Castelfranco Emilia sono presenti altri due esercizi autorizzati ex artt. 86 e 88 Tulps posti a una distanza superiore a 500 metri da luoghi sensibili”.
 

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