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Scommesse e Ctd: Adm intensifica i controlli sui centri sanati (e non solo)

16 novembre 2015 - 09:55

Una circolare inviata dalla Direzione centrale accertamento dei Monopoli agli Uffici regionali sollecita i controlli sui centri 'sanati'.

Scritto da Alessio Crisantemi
Scommesse e Ctd: Adm intensifica i controlli sui centri sanati (e non solo)

I Monopoli di Stato intensificano le attività di controllo e ispezioni sui punti vendita di scommesse sporti che hanno aderito alla regolarizzazione fiscale per emersione disposta dalla Legge di Stabilità per il 2015 per verificare se sono stati effettuati tutti gli adempimenti previsti dalla normativa. Ed applicando le sanzioni previste laddove si verifichino irregolarità.

IL WARNING DI ADM - Con una circolare inviata nelle scorse ore dalla Direzione centrale accertamento e riscossione - relativa ai “Punti di raccolta del gioco aderenti alla procedura ex art. 1, comma 643, della L. 190/2014” - agli uffici regionali della stessa Agenzia, viene segnalato ai dirigenti territoriali come siano “pervenute da più parti segnalazioni relative a comportamenti di alcuni punti di raccolta, aderenti alla procedura di regolarizzazione, che non abbiano esattamente adempiuto alla disciplina vigente in materia di scommesse”, per esempio, consentendo poste di gioco inferiori al limite minimo o vincite superiori al limite vigente. Un fatto che era stato denunciato, nei gironi scorsi, da GiocoNews.it e che non è passato inosservato agli occhi dell'Amministrazione, che sulla raccolta irregolare intendono rimanere vigili. Per questa ragione la direzione centrale ha indicato agli uffici regionali i punti di raccolta 'meritevoli di attenzione', sollecitandone il “tempestivo svolgimento delle necessarie attività di controllo”, prendendo riserva di comunicare successivamente le ulteriori eventuali segnalazioni.
LE SANZIONI - Nel caso in cui venissero rilevate le violazioni indicate o altri comportamenti “non in linea con la disciplina del gioco”, l'ufficio procederà ad attivare i procedimenti sanzionatori previsti nelle convenzioni accessive al rapporto concessorio, le quali, come noto, sono state sostanzialmente riprodotte nei disciplinari, sottoscritti a seguito di emersione, interessando, per gli interventi di competenza, la Direzione presso la quale è incardinata l’attività di gestione dei relativi provvedimenti autorizzatori.
IL LAVORO DI INTELLIGENCE – Ma non è tutto. L'attività di ispezione e monitoraggio da parte di Adm sulla “nuova” rete di raccolta che si è andata a costituire dopo la regolarizzazione fiscale, prosegue su vari fronti, anche attraverso una vera e propria attività di intelligence. I controlli, quindi, proseguono anche (e soprattutto) sui punti vendita che non hanno aderito alla cosiddetta 'sanatoria'. Se la procedura di emersione ha permesso di spostare verso il circuito lecito quasi 2.200 punti di raccolta, la domanda che bisogna porsi in questo momento (e alla quale i Monopoli stanno cercando di rispondere, sul campo) è che fine hanno fatto i quasi 5mila Ctd rimanenti, tenendo conto che il Legislatore aveva stimato l'esistenza di oltre 7mila punti di raccolta irregolari. Secondo quanto apprendere GiocoNews.it, le stime attuali vorrebbero che ad essere rimasti in attività, ancora oggi, in maniera irregolare sarebbero meno di 3500 punti, con alcuni centri che hanno deciso di terminare la propria attività 'border line' e con altri che avrebbero optato per la confluenza verso il circuito legale. Per conoscere i nuovi connotati della rete legale (e,quindi, gli effetti reali della regolamentazione), tuttavia, bisognerà attendere il prossimo 30 novembre, data entro la quale è stato fissato il termine per la seconda tranche di pagamenti prevista dalla procedura di emersione per la messa in regola definitiva dei Ctd. I quali, tuttavia, dovranno anche portare a termine tutte le altre attività previste dalla legge, oltre al pagamento delle cifre previste, arrivando al conseguimento della Licenza di pubblica sicurezza. E ad oggi, il numero di centri che hanno conseguito il titolo abilitativo è ancora ben lontano dalla cifra di circa 2.200 unità. Per questo, oltre ai controlli di queste settimane, è praticamente scontato che nelle ultime quattro del 2015, si assisterà a una attività di ispezione ancora più incisiva da parte dell'amministrazione per capire chi sarà fuori e chi dentro al nuovo perimetro del gioco lecito.
CONTROLLI ANCHE ONLINE – Intanto, nei giorni scorsi l'Agenzia ha aumentato anche il livello di collaborazione con l'autorità maltese che governa il mercato dei giochi (Malta Gaming Authority) mirata a intensificare lo scambio di informazioni sugli operatori online, per arginare la raccolta non autorizzata. Una conseguenza, probabilmente, della recente operazione 'Gambling' condotta lo scorso luglio dalla Procura di Reggio Calabria, che aveva permesso di individuare una rete di raccolta illecita gestita proprio attraverso i due paesi.

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