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Tar Bolzano sospende decadenza autorizzazione sala giochi

31 maggio 2016 - 15:12

Il Tar Bolzano sospende la decadenza dell'autorizzazione di una sala giochi per sussistenza del requisito di estrema gravità ed urgenza.

Scritto da Redazione
Tar Bolzano sospende decadenza autorizzazione sala giochi

 

Con un decreto, il Tar Bolzano ha sospeso, in via provvisoria, fino alla camera di consiglio del 5 luglio, di una serie di provvedimenti relativi alla decadenza di un'autorizzazione per la gestione di una sala giochi, poiché "sussiste il requisito dell’estrema gravità ed urgenza richiesto dall’art. 56 cod. proc. amm. per l’adozione di una misura cautelare provvisoria fino alla data dell’udienza in camera di consiglio".


In particolare, il ricorrente ha chiesto la sospensione dell'atto con cui la Provincia Autonoma di Bolzano ha disposto, a partire dal 1° giugno la pronuncia di decadenza del provvedimento con il quale nel 2008 il ricorrente era stato autorizzato alla gestione di una sala giochi a Prato allo Stelvio, vietando
l’attività della sala giochi e ordinando di restituire la licenza e di chiudere l’esercizio in oggetto entro 7 giorni dalla notifica del provvedimento; della presupposta comunicazione a firma dell’assessore provinciale ai Dipartimenti Agricoltura, Foreste, Protezione civile e Enti locali, con il quale la Provincia Autonoma ha comunicato l’avvio del procedimento per la pronuncia di decadenza dell’autorizzazione alla gestione della sala giochi anzidetta".

 

Inoltre, il ricorrente ha chiesto la sospensione "di tutti gli atti prodromici, endoprocedimentali, presupposti o conseguenti, con particolare, ma non esclusivo riferimento alla lettera del Comune di Prato allo Stelvio attraverso la quale l’ente locale si è pronunciato contro la permanenza del titolo autorizzatorio affermando che il locale si trova a 50 metri dai luoghi sensibili indicati nella planimetria allegata alla lettera alla delibera della Giunta n. 341 del 12.03.2012 (modificata con delibera n. 1570 del 29.10.2012) con la quale sono stati individuati altri luoghi cosiddetti sensibili, ove nel raggio di 300 metri non può essere rilasciata l’autorizzazione alla raccolta di scommesse".
 

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