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Ctd: Corte Ue conferma sentenza Laezza, Stanleybet 'Ora risarcimento'

19 luglio 2016 - 11:43

La Corte di Giustizia europea conferma la sentenza Laezza, Stanleybet annuncia richieste di risarcimento per i suoi Ctd.

Scritto da Redazione
Ctd: Corte Ue conferma sentenza Laezza, Stanleybet 'Ora risarcimento'


“Il passato è ora rimesso al giudizio della magistratura italiana. Per il futuro auspico che tra le autorità italiane, emerga la consapevolezza della assoluta necessità di un confronto tra l’Amministrazione, la Stanley e i concessionari. Deve essere scongiurato che per la quarta volta veda la luce una disciplina di gara che di nuovo, come nelle tre precedenti occasioni (gare del 2000, Bersani e Monti) pregiudichi l'ingresso della Stanley a condizioni di parità nel sistema concessorio italiano. Perché la nuova gara sia legittima e Stanley sia allo stesso livello degli altri operatori, non si sottovaluti che al momento della pubblicazione del bando dovranno essere già stati rimossi gli effetti delle discriminazioni subite da Stanley in 15 anni di persecuzione dei propri Ctd. E’ quindi indispensabile che l’Amministrazione apra un processo di consultazione con la Stanley e i concessionari”.

Con queste parole il Ceo di Stanleybet, John Whittaker, la decisione della Corte di Giustizia europea di confermare la sentenza Laezza, per cui il cosiddetto 'bando Monti' per le scommesse ha discriminato i Ctd collegati ad operatori esteri.

 

Il 13 luglio il Gip di Frosinone ha accolto l’opposizione del difensore dei Ctd Stanley e disposto il dissequestro dei beni, rilevando come l’obbligo di cessione a titolo gratuito di tutti i beni alla Pubblica Amministrazione non sembra sia stato imposto ai precedenti concessionari, e come ne sia conseguita una disparità di trattamento ingiustificata e, considerata la breve durata delle concessioni della gara Monti, una disparità incomprensibile. Priva di attinenza con professati obiettivi di tutela dei consumatori, dell’ordine pubblico, della lotta contro il gioco minorile e/o contro infiltrazioni della criminalità organizzata e della proporzionalità della misura in riferimento all’obiettivo di garantire la continuità dell’attività autorizzata di raccolta delle scommesse. Le consulenze tecniche di parte depositate dalla difesa, riferisce il Gip, dimostrano che la devoluzione gratuita delle attrezzature, per un operatore come Stanley che poteva ragionevolmente aspirare ad una partecipazione massiccia, abbia avuto un impatto significativo in termini di deterrenza sulla decisione di partecipare alla gara Monti.
 
Ora sarà la magistratura a dire l’ultima parola, ma Stanley "intende proporre azione giudiziaria per il risarcimento di tutti i danni subiti da lei stessa e dai Ctd con essa contrattualizzati, ai singoli funzionari, della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato. Questo tassativamente, ma come è sempre stato anche in passato, solo nei casi in cui abbiano operato senza l’ordine di un magistrato, malgrado fossero stati avvertiti, nei modi dovuti, della peculiare situazione dei Ctd Stanley e del giudicato cautelare e di merito che si era formato su questi ultimi da parte della magistratura italiana", conclude la nota di Stanleybet.
 

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