Cassazione: 'Raccolta scommesse, sì a doppia garanzia bancaria'
La Cassazione conferma sequestro per centro scommesse operante per operatore privo di doppia garanzia bancaria prevista da bando di gara.
Scritto da Redazione
La Cassazione ha respinto il ricorso di un esercente contro l'ordinanza con cui il Tribunale del riesame di Roma ha confermato il decreto di convalida del sequestro dei beni usati dall'indagato per l'esercizio dell'attività di raccolta di scommesse sulla base del contratto di affiliazione con il bookmaker straniero UniqGroup Ltd, titolare del marchio Betuniq, in assenza della concessione dell'Agenzia delle Dogane e dei
Monopoli e dell'autorizzazione ex art. 88 Tulps.
Un sequestro irragionevole per il ricorrente poiché il bookmaker UniqGroup Ltd ha "impugnato il bando di gara per la concessione dei 2.000 diritti ritenendo illegittima la clausola impositiva di due garanzie bancarie da parte di differenti istituti di credito, laddove essa aveva, sulla base della legge maltese, una linea di credito presso l'unico istituto bancario maltese che forniva tali servizi per le società di gaming/gambling".
"Nella fattispecie, è di tutta evidenza che la richiesta di un imponente volume d'affari negli ultimi due anni o, per quei soggetti costituiti da meno di due anni, la produzione di dichiarazioni di almeno due istituti bancari ai sensi del testo unico bancario italiano (D.Lgs. 385/93) siano prescrizioni rispettose del precetto comunitario perché non discriminatorie ed idonee a garantire adeguatamente lo Stato italiano della serietà del contraente, da un lato godendo del controllo preventivo della Banca d'Italia e dall'altro evitando di appesantire la procedura con ulteriori controlli successivi sulla solidità e serietà dei soggetti certificatori", sottolinea la sentenza.