skin

Grosso (Fifpro): "Match fixing, tra le cause la fragilità economica delle squadre di calcio"

06 luglio 2012 - 09:01

Roma - Leonardo Grosso, rappresentante dell’Associazione Italiana Calciatori e presidente FifPro, nel corso del convegno romano “Calcioscommesse, bando di gara e betting exchange: quale il futuro del mercato delle scommesse in Italia?” presso il Grand Hotel Parco dei Principi a Roma”, sottolinea: Il sistema calcistico italiano è estremamente articolato e non c’è una logica di sistema. Il problema è evidente quando si analizzano costi e ricavi: per i primi, i calciatori pesano per il 50%, ma non c’è abbastanza ritorno con i ricavi.

Scritto da Vg

Gran parte di questi arrivano solo dai diritti televisivi, mentre gli stadi - ad esempio - coprono solo il 10% del totale". Secondo Grosso, dunque, il match fixing è strettamente legato alla fragilità economica delle società di calcio e dei professionisti che operano al suo interno.

“L’11,9% dei calciatori – aggiunge Grosso - ha dichiarato di essere stato avvicinato al fine dei manipolare le gare e il 23,6% ha dichiarato di essere al corrente di manipolazioni avvenute nella propria Lega”. Sempre secondo Grosso “l’11,7% dei calciatori è rimasto vittima di violenze, il 10,2% dei calciatori è stato vittima di atti di bullismo e di molestie e il 15% è stato costretto ad allenarsi separatamente dalla squadra perche non accettava le imposizioni della società per la risoluzione del contratto o per il suo prolungamento. La soluzione al problema può venire solo da una precisa presa di coscienza, alla quale mira il Black Book, e da un’azione decisa e concertata che veda coinvolti, oltre che FifPro e i sindacati nazionali, Fifa, Uefa, Eca, Epfl, nonché le singole Federazioni e Leghe oltre, per quanto di competenza, le Autorità politiche dei singoli Stati”.

Articoli correlati