skin

Brasseur (Consiglio d’Europa): “Contro le combine sportive serve sistema sanzionatorio comune”

06 luglio 2012 - 09:07

Roma - “Il Consiglio d’Europa è al lavoro su una convenzione per tutelare lo sport dalle organizzazioni criminali. Ce la faremo solo se lavoreremo insieme, dobbiamo fare gioco di squadra”. È quanto annunciato da Anne Brasseur dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, durante il convegno ‘Calcioscommesse, bando di gara e betting exchange’ organizzato a Roma da Business International. Stanleybet pronta a sbarcare su mercato italiano: Agnello Creare task force con Aams Di Feo (Bwin.party): Novelty bets, Italia e Aams pronte e all'avanguardia Ctd 'modello Italia', Wood: Nessun motivo di aprirne in Regno Unito Ruzzettu (Ad Intralot): Si guardi la raccolta prima di pensare a nuovi giochi Spitaleri (Figc): Una filiera pronta a colpire chi trucca le gare Ghirelli (Lega Pro): Pronto progetto contro scommesse illegali e

Scritto da Vincenzo Giacometti

Secondo la Brasseur “Il problema delle partite truccate deve essere risolto a livello internazionale. Abbiamo presentato un rapporto lo scorso aprile, ho avuto molti contatti con la Fifa, la Uefa e il Comitato Olimpico nazionale: solo insieme possiamo risolvere il problema. La procura di Bochum investiga su 300 partite di calcio; sono state arrestate 150 persone in 7 Paesi diversi, tra cui l’Italia. A fronte di un "investimento" di 1,75 milioni di euro, le organizzazioni criminali hanno tratto profitti per 5 milioni di euro. Ecco perché le scommesse sportive attraggono organizzazione criminali: si tratta di far soldi, ma anche di riciclare il denaro sporco”. Il Consiglio d’Europa ha proposto una sorta di memorandum ai governi degli stati membri, nell’ottica della prevenzione, del riconoscimento e della sanzione.

“mettere in piedi un sistema unico contro le frodi sportive, presente in alcuni paesi, assente in altri. L’autonomia dello sport deve essere protetta e la sanzione penale deve essere applicata. È necessaria la cooperazione di tutte le parti in causa, è necessario armonizzare le procedure di contrasto: ce ne sono troppe e troppo diverse e ciò rende difficile alle procure di colpire la criminalità”.

Articoli correlati