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Stanleybet apre una nuova battaglia legale contro l'Italia e l'Europa

25 luglio 2012 - 08:25

Stanleybet International, il bookmaker di Liverpool non ha ancora finito di combattere e annuncia una nuova stagione di contenzioso italiano ed europeo finalizzata a evidenziare discriminazioni e violazioni del diritto dell'Unione Europea. “Con il bando delle 2.000 nuove concessioni delle scommesse che AAMS dovrebbe bandire entro il prossimo 31 luglio, l’Italia fa una scelta sorprendente che, ancora una volta, si allontana dalla legalità comunitaria - ha dichiarato il CEO del Gruppo Stanleybet, David Purvis

Scritto da Ca

- ciò, all’indomani della sentenza Costa e Cifone della Corte di Giustizia, che ha censurato senza appello l’impianto discriminatorio delle concessioni Bersani del 2006, in aggiunta a quelle CONI del 1999. Non ci si rende conto che, se la nuova gara sarà in effetti indetta secondo l’impianto del Decreto-Legge 12/16, si apriranno le porte a free riders incontrollabili di ogni tipo e colore, che lamenteranno discriminazioni inesistenti per accedere abusivamente al mercato, sino alla definitiva implosione del sistema concessorio. Ma la soluzione corretta per ottemperare alla sentenza Costa e Cifone c’è, ed è di assoluta semplicità per chiunque abbia occhi e buona volontà per vederla. Occorre revocare ora tutte le concessioni, CONI e Bersani, che portano con sé un accumulo ormai irrimediabile di illegalità, e rimettere tutti gli operatori sulla stessa linea di partenza, facendo recuperare ai discriminati (quelli veri) lo svantaggio ingiustamente subito. Qualunque altra via alimenterà soltanto anni di nuovo contenzioso, consumerà miliardi di risorse pubbliche e private e trasformerà il mercato italiano delle scommesse in un Far West senza regole”.

Alla vigilia della pubblicazione del nuovo bando - che, secondo autorevoli indiscrezioni, il Consiglio di Stato in sede consultiva avrebbe incomprensibilmente “benedetto” - il Gruppo Stanleybet ha annunciato un ampio ventaglio di iniziative legali di contrasto:

1) È stata indirizzata una lettera formale alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, quale organo di vertice dello Stato Italiano, per evidenziare le nuove illegalità comunitarie che il bando previsto dal Decreto-Legge 16/12 porta con sé, e per anticipare una nuova azione risarcitoria (in aggiunta a quella iniziata da Stanleybet nel 2010 contro la Repubblica Italiana, ora pendente dinanzi al Tribunale di Roma) anche al fine di interrompere i termini prescrizionali

2) I funzionari apicali di AAMS sono stati diffidati, anche a titolo di corresponsabilità personale, a disapplicare le norme del Decreto Legge 16/12, in quanto contrarie al diritto dell’Unione e alle sentenze Placanica e Costa e Cifone della Corte di Giustizia e sono stati diffidati formalmente a non indire la nuova gara e ad adoperarsi per revocare le concessioni CONI e Bersani esistenti

3) Stanleybet è formalmente intervenuta nel procedimento amministrativo che l’AAMS ha avviato per consentire ai vecchi concessionari CONI di vedersi prorogare senza gara i rispettivi titoli, al fine di raccordarli alle nuove concessioni previste dal Decreto-Legge 16/12, opponendosi a questa ennesima violazione dei principi comunitari in materia di concessioni e, al tempo stesso, dei precisi obblighi discendenti dalle sentenze Placanica e Costa e Cifone

4) Stanleybet, all’inizio di giugno, ha domandato ad AAMS di revocare in via di autotutela tutte le concessioni delle scommesse in rete fisica esistenti - CONI e Bersani - in quanto le due alternative concesse dalla sentenza Placanica della Corte di Giustizia (revocare le concessioni illegittime preesistenti e ridistribuirle, oppure metterne a gara di nuove, in ambedue i casi con modalità rispettose dei principi di trasparenza, parità di trattamento e non discriminazione) erano oramai esaurite. A questa istanza, non è stato dato alcun seguito. Di conseguenza ieri 24/07/12 Stanleybet ha impugnato di fronte al TAR del Lazio il silenzio – rifiuto di AAMS, proponendo al Giudice amministrativo nazionale la revoca di tutte le concessioni esistenti della rete fisica. L’atto di impugnazione consegnato ai Giudici del TAR, notificato anche ai concessionari Intralot e Snai, introduce dei profili di diritto dell’Unione inediti, che investono in radice l’inottemperanza reiterata dell’Amministrazione alle sentenze della Corte di Giustizia e la sistematica violazione del suo giudicato

5) Stanleybet è, inoltre, intervenuta nel procedimento amministrativo principale in corso presso AAMS avente ad oggetto l’indizione della nuova gara, per domandare anche in quella sede la disapplicazione della norma abilitante del DL 16/12. In vista del parere emesso dal Consiglio di Stato, che evidentemente non è stato correttamente formulato, Stanleybet ha espressamente domandato ad AAMS di integrare la richiesta consultiva, per conoscere se, ben “a monte” della nuova gara, il DL 16/12 non debba essere invece disapplicato

6) Infine, il bookmaker di Liverpool ha depositato un nuovo esposto-denunzia presso la Commissione Europea, per lamentare le nuove violazioni del diritto dell’Unione commesse dalla Repubblica Italiana in materia di concessioni delle scommesse, ora culminate nelle disposizioni del Decreto-Legge 16/12 e nella previsione della nuova gara, che vanno ad aggiungersi a quelle già censurate con le sentenze Gambelli del 2003, Placanica del 2007 e Costa e Cifone del 2012 (oltre a Commissione c Italia del 2007).

Ha ancora dichiarato David Purvis: “Contrariamente a quanto artificiosamente i grandi concessionari nazionali ripetutamente hanno insinuato, Stanleybet è un buon cittadino degli Stati in cui opera, rispetta rigorosamente le leggi e combatte duramente per la legalità nazionale e comunitaria, a proprie spese ed assumendosene tutti i rischi. Ne è riprova che Stanleybet ha gareggiato e si è vista aggiudicare una concessione di AAMS per il gioco on-line, annunciando al tempo stesso la volontà di pagare le tasse italiane anche sulle attività di scommessa in rete fisica secondo modalità eque e non punitive, pur nella assoluta incertezza dei presupposti impositivi. Le nostre iniziative di contrasto, però, andranno avanti, in tutte le sedi e a tutti i livelli fino al ripristino della piena legalità, perché la legge dell’Unione, unitamente ai principi di parità di trattamento, non discriminazione e trasparenza, non può essere violata. Forse i vertici dell’AAMS sono male avvisati e non lo comprendono” – ha concluso Purvis – “ma Stanleybet è al momento il loro più serio alleato nella lotta all’abusivismo e alla clandestinità e il più sincero sostenitore di un sistema italiano delle scommesse regolato, al quale partecipa a pieno e legittimo titolo”.

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