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Spagna: crescono le scommesse sportive, ma per l'online tante iniquità

28 agosto 2012 - 11:06

Le scommesse sportive, in particolare quelle sul calcio, continuano a essere sulla cresta dell’onda in Spagna. Nonostante la difficile situazione economica, gli spagnoli spendono, e molto, in questa modalità di gioco. In soli tre anni, il trend di crescita delle scommesse sportive è aumentato. Solo a Madrid, dove il business è più affermato, dato che è stata una delle prime città ad essere regolamentata, i giocatori hanno investito 149 milioni l’anno scorso, a fronte di 135 milioni nel 2010 e 75 milioni nel 2009.

Scritto da Sm



Anche le vincite sono cresciute, passando dai 61 milioni di tre anni fa ai 121 milioni nel 2011. Il successo deriva dal fatto che si tratta di un gioco abbastanza nuovo, si può scommettere su tutti gli sport e il profilo di giocatore che potrebbe essere interessato è ampio.

Le scommesse sportive sono regolate in alcune regioni, ma non ovunque. In particolare, Madrid, Paesi Baschi, Navarra, Valencia, Galizia e Aragona hanno una normativa in materia.
Murcia e le Isole Canarie sono in procinto di raggiungere il traguardo, mentre in Catalunya le cose vanno a rilento.

Per i proprietari di sale da gioco, le scommesse sono come l’acqua nel deserto. Con la caduta del 40% degli affari anche a seguito della crisi economica, questo nuovo gioco può estendere il profilo dei clienti e quindi equilibrare la bilancia.
Inoltre, è un business molto vantaggioso per lo Stato. Il tasso di riscossione delle imposte di gioco lo stabilisce ogni regione. A Madrid è del 10% sugli utili.

IL PROBLEMA DELLE SCOMMESSE ONLINE - Tuttavia, non tutto è oro quello che luccica. Le scommesse su Internet sono disciplinate da altre norme. Il sistema fiscale e il tipo di licenza offerto alle aziende spagnole è il peggiore rispetto agli altri paesi europei. Il tasso versato all'erario viene in molti casi stabilito al 25%, mentre in Gran Bretagna è ridotto al 10%. E come se non bastasse, al giocatore è richiesto di pagare le tasse quando il premio è di almeno 3.000 dollari, tuttavia, se ci si muove online, il cliente paga ogni volta che guadagna soldi, senza tener conto delle perdite.


“E’un problema molto serio. Non possiamo avere una licenza di gioco, disciplinata in modo diverso dal resto d’Europa. Si tratta di una barriera all’ingresso per le imprese spagnole”, lamenta il presidente della National Association of Professional Sports Betting, Juan José Morrón.
Il gioco online ha generato ricavi lo scorso anno per 370 milioni di euro e si prevede un aumento fino a 500 milioni entro la fine del 2012.

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