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Turchi (Aams): "Il regime concessorio garantisce sistema controllato"

23 aprile 2013 - 13:19

“Bene le denunce degli operatori non autorizzati, ma quello che passa nella rete dei concessionari è garanzia di legalità, non solo nei confronti dei giocatori, ma anche degli operatori”. Parola di Luca Turchi, dirigente dell’ufficio scommesse dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, durante il convegno sul match fixing organizzato a Roma. “Purtroppo il fenomeno del match fixing è internazionale e non crediamo sia sconfitto. Stiamo cercando di dare massima informazione e vogliamo controllare tutte le anomalie, che a volte nascondono oltre alle combine anche il riciclaggio di denaro.

Scritto da Redazione

Già quattro o cinque anni fa mettemmo in piedi un sistema che valutasse in tempo reale i flussi di gioco e con il tempo segnalammo decine di partite, non solo di calcio, facendo delle denunce. Successivamente, grazie al Ministro degli interni Maroni e alla polizia si è creato un iter informativo molto più serrato (con l’istituzione dell’Unita’Investigativa Scommesse Sportive e del Gruppo Investigativo Specializzato Scommesse, ndr) e si è sviluppato il tema del controllo sui flussi di gioco anche per lanciare l’allerta anche prima delle partite. Siamo riusciti a creare delle professionalità e oggi diamo un ottimo servizio”, ha aggiunto Turchi, come riporta Agipronews.

Ma operare in un regime regolamentato e controllato dallo Stato, come quello italiano, ha dei vantaggi indiscussi secondo Turchi: “La bontà del sistema concessorio emerge anche in casi come quello di Napoli, con una rete illegale sovrapposta. Il controllo è stato fatto grazie al totalizzatore e anche Fifa e Uefa hanno riconosciuto che i nostri sistemi di controllo sono all’avanguardia. Tutti gli operatori devono entrare nell’alveo della legalità: se vogliamo andare in fondo, giochiamo con le regole. Aams non è un giocatore, ma un arbitro. Il fenomeno non è stato adeguatamente recepito dal legislatore. Le pene sono ancora lievi, noi abbiamo tentato di farle inasprire, ma non è stato ritenuto opportuno al momento farlo. Per cui l’Agenzia delle Dogane sta compiendo ulteriori passaggi per favorire l’ingresso di altri operatori, per esempio con la prossima introduzione del palinsesto complementare e la proposta di ulteriori tipologie di scommesse che saranno introdotte solo quando avremo il pieno controllo di tutte le operazioni di gioco, in tempo reale, anche sul palinsesto complementare”.

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