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Tar Lombardia conferma chiusura sala scommesse di via Cimarosa

21 giugno 2014 - 10:15

Il Tar Lombardia ha confermato il provvedimento del Comune di Milano di annullamento dei titoli edilizi sulla base di alcune irregolarità riscontrate e, quindi, della diffida ad aprire il locale di via Cimarosa.

Scritto da Sara
Tar Lombardia conferma chiusura sala scommesse di via Cimarosa

“Ogni vittoria del Comune contro il gioco d’azzardo è una vittoria per tutti i cittadini – afferma la vicesindaco con delega all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris – perché rafforza la nostra battaglia per la tutela della qualità della vita e della salute delle persone, a partire da quelle più deboli, meno protette e più vulnerabili. Due decisioni favorevoli a Palazzo Marino in due giorni sono la conferma che la strada intrapresa a Milano è quella giusta, e che gli uffici stanno lavorando al meglio per impedire e contrastare la diffusione delle sale gioco in città”.

Proprio per impedire l’apertura di nuovi locali per il gioco d’azzardo, il Comune di Milano ha già avviato la riorganizzazione dei titoli edilizi come le Scia, le Cial e i permessi di costruire: “Abbiamo reso più prescrittivo tutto il sistema – ha spiegato la vicesindaco De Cesaris – in modo da poter intervenire preventivamente: abbiamo introdotto l’obbligo di dichiarare espressamente le tipologie di attività come le sale gioco e scommesse, oltre al rispetto delle distanze dai luoghi sensibili. Resta il problema delle sale gioco aperte prima dell’entrata in vigore della legge regionale, ma contiamo sulla collaborazione di Regione e Prefettura per trovare una soluzione che, comunque, necessita di una norma a livello nazionale”.

TUTTE LE TAPPE DELLA VICENDA  - Il 7 febbraio, con un’ordinanza sindacale, il Comune di Milano stabilisce la sospensione dell’attività della sala di via Cimarosa-corso Vercelli per almeno sei mesi, “considerata la situazione di grave allarme sociale e rischio per la salute”. La struttura, infatti, autorizzata dalla Questura il 13 gennaio, occupa ben tre piani di un condominio privato per una superficie di oltre 500 mq, si trova in una zona residenziale e commerciale densamente popolata, ed è vicina a numerosi “luoghi sensibili”, come la chiesa San Pietro in Sala di piazza Wagner, la scuola elementare Giovanni Pascoli di via Rasori, l’istituto professionale Cova di corso Vercelli.  Il 13 febbraio il Comune di Milano chiude d’ufficio la sala, considerata la reiterata violazione dell’ordinanza di sospensione dell’attività.  Il 20 febbraio il Tar Lombardia dispone la riapertura del locale, accogliendo provvisoriamente la domanda cautelare della proprietà per l’annullamento dell’ordinanza comunale.

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