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Stabilità, Whittaker (Stanleybet): "Ctd già legali, non aderiremo al condono"

27 dicembre 2014 - 09:33

Legge di stabilità e centri trasmissione dati. Chi meglio di John Whittaker, ceo di Stanleybet, può fornire il punto di vista della rete parallela al sistema concessorio dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato?

Scritto da Sara Michelucci
Stabilità, Whittaker (Stanleybet): "Ctd già legali, non aderiremo al condono"


Senza troppi giri di parole, andiamo subito al sodo. Cosa ne pensa delle disposizioni in materia di Ctd contenute nella legge approvata dal Parlamento?
“Dopo le ultime sentenze, penso che CTD illegali in Italia non ce ne sono più e, quindi, non é una sanatoria a risolvere le problematiche del sistema concessorio. Infatti l’ultima gara di 2000 concessioni ha definitivamente compromesso il sistema italiano legalizzando di fatto tutti i CTD di operatori esistenti all’epoca, operatori che possono oggi ben dire di essere stati discriminati da quella gara.
Quindi é stata approvata una legge sbagliata che non riesce neanche ad individuare i soggetti passivi del ‘condono’. Il problema e’ che il governo anziché ascoltare la Stanley ascolta sempre e soltanto i concessionari italiani. Cosi’ non si arriverà mai ad una soluzione definitiva”.

 

Quindi come vi relazionerete con questa legge? “Spiegheremo ai nostri CTD che la nuova legge diventerà una macchina infernale e che contiene un palese "inganno". L'adesione al condono, infatti, spoglierebbe i CTD di tutti i diritti già acquisiti dopo anni e anni di battaglie giudiziarie.
La nuova normativa è un grave errore strategico che compromette la possibilità di riordinare il sistema nel 2016 e adeguarlo definitivamente ai principi di parità e di uguaglianza tra operatori nazionali e comunitari. Ci avviamo quindi ad un sistema ancora discriminatorio, ancora illegittimo, anche nel 2016. Occorre ribadire che 15 anni di discriminazioni subite da Stanley non possono essere risolte da una legge superficiale e generica che tralascia di evidenziare e risolvere le criticità del sistema e neanche la nomina. E così, non avendo nessuna possibilità di vincere contro di noi cercano di dividerci dai nostri CTD. Ma non funzionerà. Nessuno, tra i nostri CTD che sia sano di mente, aderirà al condono. E nessuno, in un governo che sia sano di mente, puo’ pensare di risistemare una materia così importante senza preventivamente consultarsi con Stanley quale operatore leader nel mercato dei giochi”.
Anche i concessionari italiani, però, non vedono di buon occhio questa proposta, descrivendola come discriminatoria. Cosa ne pensa? “Credo che la realtà sia ben diversa. Sono proprio i Concessionari, con la involontaria complicità di Maurizio Ughi, che hanno reso possibile questo ennesimo orrore giuridico che è la legge di stabilità in materia di giochi. Avevamo avvertito Maurizio Ughi che la sua iniziativa, lodevole negli obiettivi, sarebbe stata strumentalizzata. Adesso, però, il governo a caccia di soldi e l'ADM a caccia di adesioni, trasformeranno l’orrore giuridico in un incubo a diffusione globale. E il conto finale lo pagheranno tutti gli italiani: le famiglie dei Concessionari e dei CTD. Alla fine si scoprirà che gli unici a rafforzarsi saranno proprio i CTD Stanley che, pienamente consapevoli di essere soggetti pienamente legittimi e legittimati alla loro attività, non hanno sentito né sentono nessun bisogno di aderire ad un condono che certamente non li riguarda”.
Crede che lo stato italiano in questo modo stia avviando un riconoscimento dei centri che hanno una concessione solo estera? “Il fatto grave è che lo Stato italiano non ci pensa nemmeno. Il fatto che i soggetti da regolarizzare siano collegati ad una concessione estera ed abbiano comunque già subito uno screening di legittimità (assenza di precedenti penali, etc,etc) è una preoccupazione che neanche sfiora il legislatore. L'orrore diventato incubo si trasformerà in una macchina infernale. Con la nuova normativa, infatti, si prevede che anche i peggiori delinquenti, persino quelli con gravissimi precedenti penali purché a piede libero, possono aderire al condono. Possono diventare bookmaker, possono anche organizzare e gestire scommesse per conto proprio. In sostanza, tutti i soggetti che per conto della criminalità gestivano scommesse clandestine, anche in proprio, anche senza nessun collegamento con un book estero possono oggi pagare e aderire alla regolarizzazione. Ma non é tutto. Il meccanismo infernale inverte persino l’onere della prova perché oggi si può iniziare immediatamente l’attività senza neanche aspettare che la questura controlli gli elementi soggettivi del titolare. Si capisce subito che dietro il condono esiste un terribile problema e un grave anzi gravissimo rischio di ordine pubblico.
Considerando che le questure sono oberate di lavoro e che i controlli sono posticipati, si può pacificamente affermare che la legge ha abilitato delinquenti di ogni tipo e genere ad operare, forse per molti mesi, in modo pienamente legittimo.
E’ questa la prima certezza che la normativa non é finalizzata alla tutela dell'ordine pubblico e dei minori. Ma questo é solo il primo dei motivi. Il nostro ufficio legale ha già approfondito il testo e ha individuato tutti gli altri errori giuridici contenuti nella legge di stabilità. Errori gravi e se io fossi il premier Renzi cercherei i responsabili e li punirei severamente.
La legge di stabilita’ é stata approvata solo ed esclusivamente per finalità di raccolta fiscale e solo per avvantaggiare i soliti grandi concessionari che tenteranno di appropriarsi della rete dei CTD offrendo loro una soluzione apparente del loro status. Ecco che si delinea l'ulteriore inganno. In realtà i CTD con l'adesione perderanno i diritti acquisiti e torneranno ad essere soli, privi di tutela e ben presto (2016) abbandonati.
Si preannuncia un 2015 decisivo per la modernizzazione del sistema italiano e per il reale adeguamento al mercato, alle regole e ai principi dell'Unione.
Prima di concludere, consentitemi un'ultima notazione: la legge di stabilità permette anche di riscrivere le regole del gioco del Lotto e del SuperEnalotto. La Stanley non vede l’ora di cominciare a dare il suo contributo. Saranno dolori per tutti. Buon lavoro e Buon Anno a Tutti!”.


 

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