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Ctd, Tar Sardegna respinge ricorso contro diniego licenza Ps: “restrizioni compatibili con diritto Ue”

23 marzo 2015 - 17:35

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna (Sezione Prima) ha respinto il ricorso presentato dal titolare di un Ctd nel capoluogo sardo, contro la Questura di Cagliari per l’annullamento del provvedimento di diniego della richiesta di licenza di pubblica sicurezza per attività di intermediazione telematica, richiamando i principi della Corte di Giustizia Europea.

Scritto da Amr
Ctd, Tar Sardegna respinge ricorso contro diniego licenza Ps: “restrizioni compatibili con diritto Ue”

 

LE MOTIVAZIONI DEI GIUDICI – Nella sentenza, i giudici ricordano che la Corte di Giustizia UE si è già pronunciata su una controversia analoga e che i punti fermi in materia sono che “ai sensi degli articoli 43 CE e 49 CE e del principio di parità di trattamento, viola i principi di libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi subordinare ad un atto autorizzativo di polizia o concessione dello Stato l’attività di raccolta e di gestione delle scommesse. Tuttavia tali restrizioni sono compatibili con l’ordinamento comunitario se giustificate da motivi imperativi di interesse generale. E proprio su questione analoga a quella oggetto di questo giudizio si è pronunciata la Corte di Giustizia dell’Unione europea con sentenza del 12 settembre 2013 emessa nelle cause riunite C – 660/11 e C – 8/12”. I giudici osservano inoltre che “ la Corte ha statuito, tra l’altro, quanto di seguito: “Gli articoli 43 CE e 49 CE devono essere interpretati nel senso che non ostano a una normativa nazionale che imponga alle società interessate a esercitare attività collegate ai giochi d'azzardo l'obbligo di ottenere un'autorizzazione di polizia, in aggiunta a una concessione rilasciata dallo Stato al fine di esercitare simili attività, e che limiti il rilascio di una siffatta autorizzazione segnatamente ai richiedenti che già sono in possesso di una simile concessione”.

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