skin

Giochi e pubblicità, Costanzo e Ughi a confronto sul divieto ventilato

29 luglio 2015 - 11:44

Roma – C’è spazio anche per uno scambio di opinioni sui disegni di legge che chiedono il divieto di pubblicità dei giochi, nella conferenza stampa capitolina nella quale viene annunciata la partnership tra Obiettivo 2016 e bwin.

Scritto da Ca
Giochi e pubblicità, Costanzo e Ughi a confronto sul divieto ventilato

Maurizio Ughi, amministratore unico della prima, afferma: “Quando facevo il direttore della precedente azienda dicevo all'amministrazione di lasciare solo i marchi principali. Chissà forse c'avremmo guadagnato di più!. Abbiamo stretto questa partnership con un marchio conosciuto proprio per le difficoltà che sappiamo esserci per effettuare questi investimenti. Dovessero togliere la pubblicità non avremo grossi danni proprio per la potenza del marchio bwin. Ma non solo. Questa è una sinergia notevole con una presenza sul territorio che è un vantaggio incredibile per tutti. Anche per bwin che ha capito che scendere dall'etere sul territorio può rappresentare un grande vantaggio anche in termini di visibilità”.

Aggiunge Antonio Costanzo, di bwin: “Come principio sarebbe un errore vietare completamente la pubblicità nel mercato perché non sarebbe più possibile distinguere tra gioco legale è illegale nel settore dei giochi. Come sui social network non avremmo più la capacità di distinguere tra marchi autorizzati e non autorizzati. Questo rappresenterebbe un danno evidente per il mercato ma soprattutto per lo Stato e per la tutela del consumatore. Nel lungo periodo può essere un vantaggio anche per lo Stato poter distinguere tra gioco legale e illegale”.

Articoli correlati