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Maggi (Confindustria Sgi): 'Match fixing, contrastare gioco illegale'

19 aprile 2018 - 14:20

Al convegno sulla lotta alla corruzione nello sport Giovanni Emilio Maggi (Confindustria Sistema Gioco Italia) chiede di rafforzare il contrasto al gioco illegale.

Scritto da Sara Michelucci
Maggi (Confindustria Sgi): 'Match fixing, contrastare gioco illegale'

Roma - "È necessario confrontarsi sulle tematiche legate al match fixing e siamo stati sempre favorevoli alla massima collaborazione tra pubblico e privato. Attraverso lo scambio di informazioni si può prevenire un fenomeno di illegalità. È un danno per tutti, perché mette in crisi un intero settore. Sposiamo in pieno i contenuti della convenzione Ue. In questa direzione, crediamo sia importante cogliere l’invito della Risoluzione Uncac 7/8 sulla corruzione nello sport, proposta dall’Italia e approvata dall’Onu a novembre, che chiede agli Stati membri di affrontare le problematiche legate all’offerta illegale di scommesse".


Lo afferma Giovanni Emilio Maggi (Confindustria Sistema Gioco Italia) nel suo intervento al Seminario di Alto Livello sulla Corruzione nello Sport "Contrastare la corruzione nello sport. Verso una solida alleanza pubblico-privato nel quadro della Risoluzione UNCAC 7/8. Lo scenario italiano", in programma a Roma oggi, 19 aprile.


"Ha fatto piacere dare un contributo al progetto Anti match fixing formula, ma da solo non sarebbe sufficiente. Occorre che ci sia un forte contrasto all'offerta di gioco illegale. Negli ultimi anni è diminuito, ma esistono ancora centri scommesse non legali e non collegati alla rete dei Monopoli di Stato e diventa in tale caso controllare i flussi di gioco anomali. Altra differenza che va fatta è tra gioco online legale e illegale. Anche qui la differenza è tra operatori che sottostanno a certe regole avendo ottenuto una concessione, e operatori che le bypassano. Quello che possiamo fare come operatori è segnalare ai Monopoli flussi anomali in modo tempestivo. La velocità nel fare la segnalazione è un punto importante per cercare di prevenire il fenomeno dell'illecito. Come Sgi cerchiamo di spingere il regolatore per rendere la vita difficile agli operatori illegali e abbiamo anche un codice di autoregolamentazione. Le tre proposte che vogliamo mettere sul tavolo sono: migliorare l'attività di oscuramento e inibizione dei siti illegali; chiusura dei punti vendita terrestri di gioco illegale; l'impossibilità di poter utilizzare la propria carta di credito sui siti di gioco illegali", conclude Maggi.

 

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