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Mondiali senza Italia, la parola agli esperti: Trevisani e Caputi

16 giugno 2018 - 07:23

Due super giornalisti, Massimo Caputi e Riccardo Trevisani, analizzano i Mondiali di Russia 2018 per Gioco News. 

Scritto da Cesare Antonini
Mondiali senza Italia, la parola agli esperti: Trevisani e Caputi

 

 

Due super giornalisti e commentatori del calcio di casa nostra analizzano con Gioco News le nazioni partecipanti e i grandi campioni attesi sui campi di Russia 2018. Un volto noto sulle reti nazionali come Massimo Caputi che seguirà i Mondiali su Mediaset e la voce altrettanto famosa di Riccardo Trevisani di Sky Sport.

Massimo Caputi (Il Messaggero – Mediaset): “Brasile e Germania su tutti, ultima chiamata Messi” - “Sarà comunque un mondiale bello con squadre fortissime e tanti campioni. Non siamo abituati a un Mondiale senza l'Italia ma credo che dagli ottavi in poi l'interesse crescerà e quando inizieranno a incrociarsi squadre di un certo livello . Del resto i players molto forti ci sono e sarà un piacere vederli in azione”. Massimo Caputi, storico giornalista sportivo televisivo fa il punto con Gioco News dei Mondiali di Russia 2018 in partenza tra pochi giorni. “Comunque per noi di Mediaset sarà un Mondiale molto particolare perché è il primo che offriamo in copertura totale e, questa, senz'altro, è una grossa novità per questa edizione”.

Partiamo subito dalle favorite, dalla griglia di partenza di Caputi: “Brasile, Germania e Argentina, sono queste tre le più forti che io penso possano fare bene. Poi arriva la Spagna e la quinta del gruppo delle favorite e che può creare molti problemi è la Francia. Ma in assoluto i verdeoro e i tedeschi sembrano quelle che danno maggiore affidabilità. L'Argentina ha avuto tantissime occasioni ma, almeno finora, non le ha sfruttate. Davanti ha tantissima abbondanza ma anche qualcosa in meno in difesa”.

E le altre in seconda fascia? Andiamo a caccia di qualche sorpresa magari: “Io credo sempre nell'Inghilterra ma arrivano sempre molto spremuti a fine stagione. La Premiere League è un campionato molto difficile e ci sono tantissimi stranieri ad occupare le pedine più importanti nelle squadre principali. C'è comunque il lato positivo della medaglia – prosegue il giornalista sportivo ex Rai e anche direttore della sezione sport de Il Messaggero - visto che i giovani crescono molto bene e imparano tantissimo dai grandi giocatori. Succedeva anche nel nostro campionato. Adesso un po' meno”.
Di solito c'è una grande rivelazione ai Mondiali. Proviamo a fare qualche nome con Massimo Caputi: “Difficile prevedere qualche scheggia impazzita. Le europee in generale dovrebbero essere favorite e vediamo anche come si comportano i padroni di casa, i russi che possono fare bene”.
Passiamo ai bomber, chi segnerà più “tacche” sullo score dei gol segnati? “Questo è il Mondiale dove Lionel Messi dovrebbe dimostrare di essere decisivo e trascinatore anche con la maglia dell'Argentina. Col Barcellona gli è sempre riuscito di tutto, in Nazionale finora non è stato all'altezza delle sue prestazioni. Anche perché questa rischia di essere la sua ultima occasione per alzare la Coppa più importante al Mondo. Ci sono tantissimi giovani interessanti ma cruciale sarà anche lo stato fisico reale in cui si presenterà Neymar Jr. Finora non si dice molto bene della sua forma ma potrebbe essere sia precauzione che pretattica. Staremo a vedere”.
Non possiamo parlare del presente dell'Italia che non sarà ai Mondiali. Parliamo, però, del futuro: “Beh fare peggio è davvero difficile e sono convinto che l'Italia sia davvero molto meglio delle ultime, pessime, apparizioni dell'ex ct Giampiero Ventura – analizza Caputi – è stato scelto Roberto Mancini, figura giusta per ricostruire a parer mio, con grande carisma e tante conoscenze. Certo non ha la bacchetta magica anche perché ad andare in campo sono sempre i giocatori ma può fare un buon lavoro. L'Italia ha tanto materiale, tanti buonissimi giocatori giovani. Certo, devono però giocare sempre di più per maturare, crescere e diventare importanti. Senza questa condizione non si va da nessuna parte”, conclude.
 
Riccardo Trevisani (Sky Sport): “Senza Italia non saranno i soliti Mondiali, sorprese Croazia e Diego Costa” - “Saranno i Mondiali più tristi da quando sono nato, i primi senza l'Italia. Non riesco a spiegarvi il rammarico che prova uno come me, tifoso e professionista che vive di calcio, di non poter seguire gli Azzurri in questa avventura. Ovviamente sarà una manifestazione bellissima ma senza la Nazionale è inevitabile, perderà molto del suo fascino”. Riccardo Trevisani, voce principale della Serie A e di tutto il calcio internazionale di Sky Sport, fa il punto con Gioco News sui Mondiali di Russia 2018.
Senza l'Italia, vero, ma proviamo a parlarne lo stesso: “Nella mia ipotetica griglia vedo Brasile, poi Germania, quindi Spagna e a seguire Francia – spiega Trevisani – i verdeoro sono favoritissimi perché hanno un ottimo allenatore, Alisson che è un grande portiere e un super centravanti come Gabriel Jesus. E poi c'è Neymar. Dovesse essere in condizione dopo l'infortunio di questa stagione sarà davvero il valore aggiunto. Poi la Germania e quindi la Spagna che gioca benissimo e davanti ha un rigenerato Diego Costa. A seguire la Francia perché, a parte il portiere Lloris, non proprio di prima fascia, ha un grande bacino d'utenza e tanti talenti. Se riesce a metterli insieme sarà competitiva per la Coppa”.
A noi manca l'Argentina in questa griglia: “Un reparto avanzato fenomenale - prosegue Trevix – ma con tante lacune negli altri ruoli, ecco perché l'ho inserita in seconda linea”.
Chi può essere la vera rivelazione, la classica scheggia impazzita che non ti aspetti? “Punto sulla Croazia che potrebbe essere la vera outsider. Ha un talento come nessuno ma dipende da come si svegliano la mattina e, solitamente, riescono a rovinare tutto. Non vedo chance per le africane o altre nazioni minori e non ho citato neanche il Portogallo nonostante abbiano Cristiano Ronaldo e siano i campioni d'Europa in carica. Allo stesso modo, in molti parlano bene dell'Inghilterra, ma mi sembra una squadra limitata e non la vedo tra le favorite”.
E i cannonieri? Chi ci incanterà con tanti gol? Sempre gli stessi? “Di solito nei gironi viene fuori uno a caso che fa tanti gol ed è quindi difficile pronosticare qualcosa. Posso dire, però, di aver visto molto bene Diego Costa nelle ultime partite. Se si integra bene con il calcio di Lopetegui e una squadra così forte può fare davvero mlto bene. Se fa gol con l'Atletico Madrid che gioca male figuriamoci con una Spagna così”, analizza Trevisani.
Dell'Italia non possiamo parlare di presente: proviamo col futuro e con i cambiamenti in atto: “Per l'Italia poteva essere una grande occasione per rifondare: mi pare che si stia sprecando – esordisce deciso Trevisani - tutti si sono riempiti la bocca con la parola cambiamento per far sì, però, che rimanga tutto com'era sulle politiche calcistiche nazionali. Mancini? Devo dargli atto di riuscire ad entrare nei giocatori: tuttavia nel gioco e nei risultati non siamo di certo su una prima scelta. Quello che mi fa credere al suo progetto è che ha voluto molto l'Italia, è motivatissimo e per questo da ammirare. E poi nelle vesti di selezionatore è davvero bravo”, conclude il giornalista-commentator di Sky Sport.

 

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