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Ice 2019, Schiavolin (Snaitech): 'Serve approccio sistemico sul gioco'

07 febbraio 2019 - 14:20

L'Ad di Snaitech, Fabio Schiavolin, intervistato da Gioco News all'Ice di Londra, chiede di fermare la frammentazione di leggi e regolamenti sul gioco.

Scritto da Ac
Ice 2019, Schiavolin (Snaitech): 'Serve approccio sistemico sul gioco'

Londra – “Per garantire una reale tutela dei consumatori e una continuità erariale per lo Stato occorre adottare un approccio sistemico, non misure parziali e per lo più fiscali come avvenuto finora”.

Ne è convinto Fabio Schiavolin, amministratore delegato di Snaitech, che dalla fiera Ice di Londra analizza con GiocoNews.it la situazione in cui si trova il comparto italiano. Con uno sguardo al futuro, anche rispetto al proprio gruppo.

 

Alla luce degli ultimi sviluppi legislativi e delle misure prese nei confronti del gioco è preoccupato per il futuro del settore?

Più che per le recenti misure e per i provvedimenti in sé, ciò che mi preoccupa è la mancanza di un approccio sistemico al settore del gioco pubblico, di straordinaria importanza non solo in termini di gettito e di occupazione ma anche di sensibilità, preparazione e competenza investiti sul prodotto. Si tratta di una riserva dello Stato, che ha affidato la gestione del settore ai concessionari, i quali in questi anni hanno fatto investimenti notevoli. Approccio sistemico vuol dire, ad esempio, risolvere il problema del riordino dei giochi sul territorio, tema ancora oggi tra i più urgenti. Abbiamo una frammentazione di leggi e regolamenti a livello locale spesso in totale conflitto con le norme centrali e con le obbligazioni previste dalle concessioni, cosa che rende impossibile una pianificazione per i concessionari e un corretto rapporto con il territorio. Fondamentale, poi, affrontare nel modo opportuno il tema della dipendenza da gioco. Siamo convinti che la sicurezza dei giocatori e la tutela della legalità possano e debbano essere affrontati e garantiti al meglio dai concessionari, ma perché ciò avvenga c’è bisogno che lo Stato faccia la sua parte dando al settore il giusto riconoscimento e la dignità che merita. Auspichiamo quindi che si arrivi a un momento di razionalizzazione in cui il tema del gioco venga affrontato in maniera globale e non soltanto attraverso misure parziali e per lo più fiscali”.
 
 
Che impatto ha sul settore e sulle imprese il divieto totale di pubblicità disposto dal decreto Dignità?
L'impatto è forte soprattutto per le società di gioco che operano unicamente sul canale online, che non hanno quindi altre opportunità e modi diversi per comunicare il loro marchio e il loro prodotto. Noi siamo convinti che sarebbe stato più indicato continuare sulla strada del codice di autoregolamentazione siglato con lo Iap per la pubblicità dei giochi perché un divieto totale e, quindi, un approccio proibizionista, non risolve il problema in termini di dipendenza e, anzi, rischia di aumentare ulteriormente la mancanza di tutela per i consumatori che non avranno più strumenti per riconoscere un operatore legale da uno illegale”.
 
 
Guardando in casa Snaitech: come procede l’integrazione con Playtech e quali cambiamenti comporterà nel futuro per l’azienda?
L’integrazione procede al meglio e siamo orgogliosi di essere parte di un gruppo così dinamico, giovane e innovativo, anche a livello internazionale, come si è percepito in maniera evidente anche in questi giorni alla fiera di Londra. Pensiamo che Playtech rappresenti una fonte enorme di opportunità anche nello sviluppo dell’attività ‘B2C’ di Snaitech. All’interno del gruppo noi rappresentiamo uno degli attori principali nelle dinamiche produttive e questo ci dà soddisfazione perché significa contribuire positivamente ai risultati globali e legittimare anche le valutazioni positive che erano state fatte nei nostri confronti. Riteniamo che l’esperienza e le piattaforme di Playtech contribuiranno a mantenere la nostra leadership nel mercato italiano”.
 

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