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Tar: 'Stop a raccolta scommesse, provvedimento noto già da un anno'

06 settembre 2019 - 09:48

Il Tar Emilia Romagna conferma cessazione raccolta scommesse per una cartoleria e sottolinea che avrebbe potuto impiegare i dipendenti in un'altra attività.

Scritto da Fm
Tar: 'Stop a raccolta scommesse, provvedimento noto già da un anno'

“Nel bilanciamento dei contrapposti interessi proprio di questa fase, certamente prevalente risulta l’interesse pubblico sotteso al provvedimento impugnato, rispetto a quello economico di parte ricorrente che, peraltro, la stessa avrebbe potuto evitare, mediante reimpiego dei dipendenti assunti in altra attività lecita nei medesimi locali, essendo a conoscenza già da un anno (ordinanza n.130 del 2018) dell’impossibilità di svolgervi l’attività di raccolta scommesse”.

 

È lapidario il Tar Emilia Romagna nell'ordinanza con cui respinge la domanda cautelare avanzata da una società contro il Comune di Sassuolo (Mo) per la sospensione del provvedimento con cui ha disposto la“cessazione immediata attività di punto raccolta scommesse per incompatibilità urbanistica e per distanza inferiore a 500 metri da luoghi sensibili”.

 

 

I giudici amministrativi hanno ritenuto l’istanza cautelare immeritevole di accoglimento, atteso che, “quanto al fumus boni iuris, la circolare prot. 422372/2015 della Regione Emilia Romagna ha equiparato alle sale da gioco tutte le attività commerciali destinate alla raccolta di scommesse o che offrano servizi telematici di trasmissione dati anche al di fuori dei confini nazionali, a nulla rilevando nel caso di specie il contestuale esercizio nella stessa sede dell’attività di vendita al dettaglio di articoli di cartoleria e forniture per ufficio, trovando peraltro comunque applicazione per la raccolta di scommesse il limite della distanza minima dai cosiddetti luoghi sensibili”.
 

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