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Gioco, CdS: 'Mancato pagamento oneri fa decadere la concessione'

25 ottobre 2019 - 10:45

Il Consiglio di Stato conferma la decadenza della concessione per la raccolta del gioco a società per 'non tempestivo e puntuale pagamento degli oneri tributari'.

Scritto da Fm
Gioco, CdS: 'Mancato pagamento oneri fa decadere la concessione'

"L’articolo 23 della concessione sanziona con la decadenza dalla concessione, tra l’altro, 'il mancato versamento delle somme dovute … dalle disposizioni previste in materia di giochi pubblici per un periodo superiore ai 15 giorni'".

Lo ricorda il Consiglio di Stato nell'ordinanza con cui respinge l’appello di una società contro Agenzia delle dogane e dei monopoli per la riforma dell’ordinanza cautelare del Tar Lazio concernente la decadenza dalla concessione per la raccolta dei giochi pubblici.

 

I giudici quindi proseguono: "Tra tali 'somme dovute' in base alle disposizioni (peraltro non necessariamente legislative) 'previste in materia di giochi pubblici' rientrano certo anche quelle 'dovute' ex lege a titolo di imposta unica; di converso, la possibilità di recupero coattivo del credito fiscale non elide la facoltà di disporre la decadenza, ma, di contro, si affianca ad essa; il non tempestivo e puntuale pagamento degli oneri tributari da parte della ricorrente ha avuto, per quanto risulta dagli atti, una rilevanza tale da rendere non illogica né irragionevole la valutazione dell’Amministrazione circa l’intervenuta lesione del vincolo fiduciario, né vale, in senso contrario, l’attivazione della procedura di cosiddetta 'rottamazione', posto che il puntuale adempimento tributario è stato assunto dall’Amministrazione non in sé, ma quale fattore che ha indirettamente rivelato l’inaffidabilità complessiva del concessionario".
 
 
L'ordinanza quindi conclude che "la società ricorrente opera quale concessionario della Pubblica Amministrazione e, come tale, è tenuta ad una condotta particolarmente aderente a tutti gli obblighi previsti dalla legge; la garanzia prestata non presenta, dal punto di vista sia contenutistico sia temporale, una piena conformità rispetto alle previsioni; l’interesse pubblico all’affidamento della raccolta dei giochi pubblici ad operatori che garantiscano una piena ottemperanza a tutte le vigenti disposizioni normative, ivi incluse quelle fiscali, prevale, allo stato della cognizione, sul contrapposto interesse privato a proseguire nell’attività al fine di perseguire uno scopo di lucro".
 

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