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Brenta (Sts-Fit): 'Il 3 dicembre in piazza a Bologna a difesa del gioco legale'

28 novembre 2019 - 15:00

Confermata la manifestazione degli operatori del gioco dell'Emilia Romagna prevista il 3 dicembre, stavolta aderisce anche Sts-Fit.

Scritto da Redazione
Brenta (Sts-Fit): 'Il 3 dicembre in piazza a Bologna a difesa del gioco legale'

La legge regionale della Emilia Romagna sul gioco pubblico deve essere cambiata e non c’è più tempo da perdere”.

Bruno Brenta, membro del Comitato direttivo nazionale del Sindacato totoricevitori sportivi, aderente alla Federazione italiana tabaccai, commenta così la manifestazione indetta per il 3 dicembre a Bologna, insieme a tutti gli altri operatori del gioco, e torna sui suoi passi dopo aver a lungo sostenuto la non opportunità di proteste di piazza per non mettere a rischio il confronto con il consiglio regionale.

 

“Fino ad oggi abbiamo evitato di alzare i toni, scongiurando l’ipotesi di manifestare in piazza e cercando nel contempo rassicurazioni da parte della Regione affinché la legge venisse prorogata. Ma ora i tempi sono davvero strettissimi e, in assenza di fatti concreti, ormai non ci resta che la piazza per far sentire le nostre ragioni”, evidenzia Brenta.

 

“La categoria dei tabaccai ricevitori sarà colpita in modo durissimo dalla legge regionale. Operiamo da anni con estrema professionalità e affidabilità per i cittadini nella rete dei corner e della raccolta delle scommesse sportive; eppure oggi il nostro lavoro rischia di essere spazzato via con un colpo di spugna. Sono a rischio almeno 10mila posti di lavoro; 10mila famiglie che, all’improvviso, saranno private del loro sostentamento. Tutto ciò è inaccettabile!”, dice ancora il rappresentante di Sts.
“Per questo motivo scenderemo in piazza il 3 dicembre” conclude il rappresentante dei tabaccai ricevitori “la legge regionale deve essere cambiata. Siamo stanchi delle promesse senza esito dell’amministrazione regionale: è ormai tempo di chiedere di far sentire tutti insieme la nostra voce, a difesa delle nostre aziende e del nostro lavoro.”
 

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