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Bilancio e imposta unica, Stanleybet presenta esposti a Ue ed in Italia

31 dicembre 2019 - 12:45

Stanleybet presenta esposti alla Commissione Ue, su legge di Bilancio, e a una procura italiana su mancata accettazione della proposta di pagare l’imposta unica dal 2016.

Scritto da Redazione
Bilancio e imposta unica, Stanleybet presenta esposti a Ue ed in Italia

Stanleybet ha presentato due esposti, uno alla Commissione Europea ed uno presso un’importante procura italiana.

Secondo quanto apprende Gioconews.it da fonti interne alla società, il primo "stigmatizza che se le norme incluse nella legge di Bilancio, come il blocco dei pagamenti verso gli operatori esteri del gioco, venissero applicate a Stanleybet, si tratterebbe di una violazione del diritto dell'Unione europea e del dettato costituzionale, perché vorrebbe dire che un operatore interno è trattato diversamente da uno estero".

 

L'esposto poi si incentra anche "sul fatto che chiaramente la legge prevede delle azioni coercitive per i soggetti che non pagano l'imposta unica, senza tener conto che entro il primo trimestre del 2020 è attesa una sentenza della Corte di giustizia europea su questo argomento: l'imposta per i Ctd prevista dalla legge è di fatto una sanzione per il fatto di essere un Ctd, serve a scoraggiare gli operatori che non hanno caratteristiche di gioco lecito. Ma la Corte costituzionale e centinaia di tribunali dicono che la raccolta esercitata da Stanleybet non è gioco illecito.
Stanleybet ha ricevuto una legittimazione tale da poter essere considerata nel perimetro legale del sistema concessorio quindi come può esserle applicata la legge che introduce l'imposta unica per i Ctd, illegali?
C'è qualcosa che non quadra.
L'ordinanza di rinvio fatta dalla Commissione tributaria provinciale di Parma in tal senso sembra andare molto nella direzione di interpretare questa norma come una sanzione per essere un Ctd al di fuori del sistema concessorio".
 
 
Il secondo esposto, come detto, riguarda un'importante procura italiana, su cui non sono stati dati ulteriori dettagli.
A tal proposito la società ricorda che il "30 giugno 2016 Stanleybet con una lettera al ministero dell'Economia ha proposto di iniziare a pagare l'imposta unica in Italia, quella vera, non la sanzione per i Ctd. Ha proposto anche di pagare oneri equivalenti ad oneri concessori e di essere collegata al totalizzatore nazionale. Per 3 anni e mezzo, questa proposta è stata continuamente reiterata dalla societa, ed è stata ignorata dalle autorità italiane. Quindi ora abbiamo presentato questo esposto per segnalare che tale proposta è stata ignorata".
 

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