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Tar: 'Gioco, Comuni possono adottare regole più restrittive della Regione'

11 giugno 2020 - 11:28

Il Tar Calabria ricorda che i Comuni possono varare regolamenti in materia di gioco più restrittivi di quanto previsto dalle leggi regionali.

Scritto da Fm
Tar: 'Gioco, Comuni possono adottare regole più restrittive della Regione'

“L’art. 16, comma 3 l.r. 26 aprile 2018, n. 9, vieta la collocazione in locali che si trovino a distanza inferiore di 500 metri da luoghi sensibili degli apparecchi videolottery, ma non vieta ai Comuni, nel contesto delle loro competenze, di adottare una regolamentazione più restrittiva, che estenda il divieto anche alla raccolta delle scommesse.
Pertanto, il regolamento comunale impugnato non si pone in contrasto con la normativa regionale, di cui piuttosto condivide la finalità di combattere la ludopatia”.

Lo sottolinea il Tar Calabria nel rigettare l’istanza di tutela cautelare proposta da una società per l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia, del provvedimento del Questore di Cosenza del dicembre 2019 con il quale è stata respinta la domanda di autorizzazione per l’esercizio di raccolta delle scommesse in un locale di Corigliano-Rossano, in provincia di Cosenza, per il mancato rispetto del distanziometro fra le attività di gioco e i “luoghi sensibili” fissati dalla normativa della Calabria .
 
 I giudici amministrativi ricordano che “la giurisprudenza amministrativa consolidata (Cons. Stato, Sez. IV, 10 luglio 2018, n. 4199; Cons. Stato, Sez. III, 10 febbraio 2015, n. 578) considera in generale legittima l’adozione, da parte dei Comuni, di misure di pianificazione delle ubicazioni consentite alle sale giochi e scommesse basate su distanze minime da rispettare (prevenzione logistica delle ludopatie)”.
 

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