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Ctd, Sbordoni: 'Parere CdS, nessun via libera a regime autorizzatorio'

13 luglio 2020 - 11:09

L'avvocato Stefano Sbordoni commenta il parere del Consiglio di Stato sui Ctd collegati a bookmaker esteri senza concessione che non hanno aderito alla regolarizzazione con la legge di Stabilità 2015.

Scritto da Fm
Ctd, Sbordoni: 'Parere CdS, nessun via libera a regime autorizzatorio'


“Il parere va inquadrato in una cornice che individui il 'perché' e da chi è stato richiesto.
È stato richiesto dal ministero dell'Interno per poter avere delle chiare indicazioni operative nella valutazione di segnalazioni o ispezioni che riguardano i Ctd sanati e in diritto di esserlo, e quindi le norme di riferimento devono essere chiarite. Ma mi sembra troppo dedurre da ciò che si tratti di una via libera al regime autorizzatorio”.

Così l'avvocato esperto di gaming Stefano Sbordoni commenta a Gioconews.it il parere reso recentemente dal Consiglio di Stato  sui Ctd collegati a bookmaker esteri senza concessione che non hanno aderito alla regolarizzazione prevista dalla legge di Stabilità 2015.

"Secondo me – prosegue Sbordoni – era giusto dare un chiarimento visto che, come indica lo stesso Consiglio di Stato, le norme non sono scritte proprio perfettamente, si sovrappongono.
Per questo la situazione sul territorio ne può risentire: i primi che devono avere la certezza su come eseguire le ordinanze che derivano dalle norme in commento devono essere proprio le forze di polizia.
Il fatto che ci sia stato un chiarimento da parte del Consiglio di Stato è importante. Il rischio è che il parere - molto articolato e complesso - possa essere frainteso, dato che richiede una lettura molto attenta anche da chi conosce meglio il linguaggio giuridico di alto livello”.
 
Non è da sottovalutare, però, che tale parere evidenzia che “comunque sia, il Ctd che ha aderito alla sanatoria possa essere titolare di quel diritto a prescindere dal soggetto al quale si è appoggiato. Ciò può aiutare nei casi in cui i soggetti di riferimento in un determinato periodo non siano stati proprio 'cristallini', e tutela quei Ctd estranei a vicende di altri che hanno pagato la sanatoria di tasca loro”, conclude l'avvocato Sbordoni.
 

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