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Comma 7: nel 2014 raccolta giù del 23,7%, Gennatiempo (Sapar) 'Si rilanci intrattenimento'

21 maggio 2015 - 09:40

Il gioco attraverso gli apparecchi da intrattenimento senza vincita in denaro (videogiochi, redemption, Gru, etc) non se la passano affatto bene. E questa volta, a confermare il trend non sono le solite dichiarazioni degli operatori del settore, bensì i dati pubblicati dal Libro blu dei Monopoli di stato.

Scritto da Sm
Comma 7: nel 2014 raccolta giù del 23,7%, Gennatiempo (Sapar) 'Si rilanci intrattenimento'

Nel 2014, infatti, la raccolta di gioco derivante da tali macchine è stata di 231 milioni di euro, mentre nel 2013 era di 303. Con un calo, quindi, del 23,7%. All’Erario sono andati 18 milioni di euro, rispetto ai 24 del 2013. Ed il calo è evidente, come lo è il divario rispetto agli altri giochi. Calo anche nella spesa dei giocatori, con 231 milioni lo scorso anno a fronte dei 303 del 2013.

Per quanto riguarda i numeri, il totale degli apparecchi comma 7 sul territorio è di 111.033, con una percentuale maggiore in Emilia Romagna (14.827).

Il neo vicepresidente di Sapar, Marco Gennatiempo, pone proprio l’accento sulla necessità di rilanciare il comparto: “La mia disponibilità di intervento è rivolta soprattutto all'intrattenimento, che penso sia l'anima di questo settore. Il rilancio del puro intrattenimento è essenziale, anche alla luce di una crisi che continua ad esserci e che sta diventando sempre più complessa e pesante. Partirei sicuramente da un’abolizione delle omologhe per gli apparecchi comma sette, per cui basta la certificazione. Dobbiamo equipararci al resto dei mercati europei e mondiali e tornare a far divertire la gente nei locali. Il gioco con vincita in denaro va riequilibrato e il rilancio del puro intrattenimento deve, per questo, essere incentivato. Il rilascio di nulla osta è diventato un dramma. Ci sono lungaggini burocratiche che fanno allungare all’infinito i tempi di immissione di una nuova macchina sul mercato. Gestire queste apparecchiature è molto complesso, ma stiamo parlando di un settore che crea aggregazione e che per questo non può essere penalizzato”.

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