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A Salò la rivincita dell'intrattenimento: grande interesse per la storia dell'automatico

22 giugno 2015 - 11:56

Salò (Brescia) – Uno spettacolo completo, totale. E un successo che segna un'autentica rivincita per il mondo dell'intrattenimento. E' quanto accaduto a Salò, in provincia di Brescia, durante il fine settimana, quando si è svolta la conferenza videomusicale intitolata “La culla bresciana del videoclip”, in piazza Vittoria, nel cuore della cittadina lombarda. Un dibattito in musica e filmati che ha coronato l'esposizione di un'intera settimana di alcuni esemplari di Cinebox - il portentoso apparecchio videomusicale di manifattura italiana, a cui si deve l'invenzione del videoclip –, che prosegue così il suo tour nazionale, di Scopitone (il suo alter ego francese), e di vari giochi a moneta, come flipper, juke box e slot machine, che ha saputo richiamare e intrattenere una nutrita folla durante tutta la manifestazione.

Scritto da Redazione GiocoNews.it
A Salò la rivincita dell'intrattenimento: grande interesse per la storia dell'automatico


L'evento, pensato e voluto per valorizzare la manifattura italiana e l'integrazione col territorio, visto che il prodigioso Cinebox fu creato in Gardone Val Trompia (Brescia), dove si trovava lo stabilimento di Hannibal, suo principale produttore, distribuito dall'azienda di Giuseppe Marai, proseguita e sviluppata nel tempo dal figlio Roberto, oggi titolare della FaroGames, grazie alla quale si è potuto organizzare l'evento.
Com'era inevitabile, la settimana dedicata al Cinebox è stata un momento di riavvicinamento del grande pubblico con il mondo dell'intrattenimento. Perché l'antenato del video juke-box è il frutto di quella stessa industria un tempo definita “dell'automatico” e confluita oggi nel comparto del gioco pubblico, sia pure stringendo forti legami col mondo della musica e del cinema, proprio come spiegato nella conferenza di sabato scorso.

 

LA CONFERENZA-SPETTACOLO - Per illustrare dettagliatamente l’avventura internazionale del Cinebox – apparecchio successivo al juke-box e dotato di monitor prodotto dalla fine degli anni Cinquanta che arrivò persino a trovare collocazione nei più importanti casinò di Las Vegas, la conferenza videomusicale di Salò ha proposto un racconto del percorso storico per immagini di quegli apparecchi ma soprattutto un confronto spettacolare tra i filmati italiani del Cinebox realizzati da Vito Molinari e Enzo Trapani – i primi registi Rai ad occuparsi di musica – e quelli francesi e americani dello Scopitone, apparecchio concorrente del Cinebox per cui lavorarono registi come Claude Lelouch, Robert Altman e Francis Ford Coppola.
Sullo schermo gigante si sono alternate le immagini dei più divertenti e fantasiosi filmati di quella prima generazione, raccontati da storici e addetti ai lavori come il giornalista televisivo Michele Bovi (principale esperto del tema, che ha rispolverato il Cinebox dagli archivi ricostruendone la storia), il maestro Vince Tempera (decano dei direttori d’orchestra del Festival di Sanremo e compositore di memorabili sigle di cartoni animati quali Anna dai Capelli Rossi e Ufo Robot), Jack La Cayenne (il ballerino, fantasista e coreografo italiano per trent’anni più famoso nel mondo), il regista Vito Molinari (realizzò circa 200 filmati per il Cinebox), il musicista Johnny Charlton (esperto d’arte, già chitarrista dei Rokes – il gruppo inglese più popolare in Italia negli anni Sessanta – protagonista di alcune di quelle prime pellicole), il regista televisivo Paolo Beldì (membro della giuria del Festival di Sanremo ha firmato tutti i programmi tv di Adriano Celentano), il professor Guido Crapanzano (economista e consulente numismatico della Banca d’Italia, con il nome d’arte di Guidone fece parte negli anni ’60 del Clan Celentano e si esibì come cantante-spalla dei Beatles nella tournée italiana del 1965), e l’imprenditore Roberto Marai.

 

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