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Orizzonti più ampi per il puro intrattenimento

16 ottobre 2017 - 08:19

Concertazione con le associazioni di categoria e una normativa più snella e uguale su tutto il territorio nazionale: le richieste del settore per gli apparecchi senza vincita in denaro.

Scritto da Sara
Orizzonti più ampi per il puro intrattenimento

Vita non facile per il settore del puro intrattenimento che continua a non avere certezze sopratutto a livello normativo.

“L'associazione nazionale Sapar da tempo è impegnata in un'opera di sensibilizzazione delle amministrazioni sul tema; tuttavia continuiamo a riscontrare una certa miopia da parte delle Istituzioni che non riescono a valutare obiettivamente la realtà dei fatti, ovvero che le redemption sono apparecchi per il puro intrattenimento”. Lo sottolinea il presidente di Sapar, Raffaele Curcio, tornando a parlare dei problemi del settore amusement, anche alla luce di Enada Roma, in programma dal 17 al 19 ottobre prossimi.

La fiera di Roma dedicherà spazio a questo segmento del gioco? In che modo?

“Enada ha sempre dedicato uno spazio importante al puro intrattenimento; da più di un anno stiamo lavorando affinché si pongano le basi per un rilancio dell'amusement, dando ampia visibilità a quello che rimane di un settore molto importante per il divertimento e la socialità. Anche nell'edizione romana di Enada ci saranno convegni e iniziative volte a fornire le basi per una ripresa del comparto”.

A livello politico cosa auspicate e quali interventi chiedete all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli?

“Al nostro interlocutore Adm da tempo chiediamo che vi sia una valutazione coerente delle normative in essere, che non aiutano di certo le aziende; riteniamo quindi non più procrastinabile una modifica delle stesse per creare i presupposti per rivitalizzare questo segmento del gioco”.

La riforma tecnica del settore di cosa avrebbe bisogno per essere realmente efficace?

“Di orizzonti più ampi e meno burocrazia”.

Vanni Ferro, presidente dell'associazione New Asgi (associazione delle sale giochi italiane) sottolinea: “Al momento le leggi regionali non sono ancora state applicate, perché alcune ancora mancanti dei decreti attuativi e quindi per ora le sale hanno continuato a lavorare indisturbate. È certo, però, che quest’incertezza ha già provocato non pochi danni, in special modo al morale dei gestori che a oggi ancora non sanno cosa gli riserverà il futuro e come prima conseguenza hanno tagliato gli investimenti per rinnovare il parco giochi e le attrezzature, incidendo già così in parte all’economia del settore”.
Cosa auspicate per i mesi a venire? “È sicuro che se in il futuro non vi sarà da parte di Stato, Regioni e Comuni un riesame delle norme, gli effetti saranno pericolosamente catastrofici, non escludo la chiusura di molte attività con gravi conseguenze anche occupazionali. Alla politica chiedo di ascoltare le associazioni di categoria, che si aprano dei tavoli di concertazione. Nessuno vuole operare in un limbo senza regole, ma le regole vanno messe giù assieme. Oggi stiamo assistendo a regolamenti che vietano a minori anche i kiddie rides e i calcio balilla, ed è evidente che vi è una mancanza di conoscenza totale del settore. Vogliamo un regolamento nazionale, un coordinamento Stato – Regioni – Comuni, cui tutti devono attenersi. Non può essere consentita una realtà normativa a scacchiera dove vi sono regioni 'bianche o nere'. Le norme devono essere uguali per tutti, devono essere frutto di una contrattazione con le categorie e non possono più essere oggetto di libere interpretazioni da parte degli enti locali”.
Cosa stanno facendo le associazioni? “In questo momento stanno cercando, e non senza difficoltà, di aprire una breccia per farsi sentire all’interno delle istituzioni. Nei prossimi mesi speriamo di riuscire a intraprendere un percorso con quelle regioni che oggi hanno legiferato in maniera errata per arrivare a un risultato condiviso. Siamo consapevoli che non sarà un lavoro facile, ma siamo fiduciosi perché tutte le associazioni stanno collaborando insieme e siamo fiduciosi delle istituzioni che sicuramente vorranno cogliere quest’occasione”.

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