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Cds: 'Videogiochi, sì a norme per la tutela dei minori'

06 novembre 2017 - 12:34

Il Consiglio di Stato dice sì allo schema di decreto legislativo per la tutela dei minori nel settore cinematografico e audiovisivo, videogiochi compresi.

Scritto da Fm
Cds: 'Videogiochi, sì a norme per la tutela dei minori'

 


Il Consiglio di Stato ha espresso parere favorevole allo schema di decreto legislativo recante riforma delle diposizioni legislative in materia di tutela dei minori nel settore cinematografico e audiovisivo, a norma dell’articolo 33 della legge 14 novembre 2016, n. 220, approvato in esame preliminare dal Consiglio dei Ministri in data 2 ottobre 2017, contenente anche alcune norme relative ai videogiochi.

In particolare, "l’articolo 10 si occupa della classificazione delle opere audiovisive destinate al web e dei videogiochi, demandandone la disciplina ad apposito regolamento dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, da adottare entro 120 giorni dall’entrata in vigore, sentito il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo".

 

"La necessità di un siffatto atto di regolazione discende dalle peculiari modalità di consumazione delle opere audiovisive de quibus, tali da rendere in parte inapplicabili le disposizioni – specie in materia di verifiche e controlli – dettate per le opere cinematografiche; in ogni caso, il regolamento dell’Agcom dovrà assicurare il rispetto dell’articolo 2 del presente decreto (e, pertanto, le classificazioni delle opere in questione dovranno essere omogenee, quanto all’individuazione delle fasce di età tutelabili, rispetto a quelle delle opere cinematografiche) nonché degli articoli 34 e 35 del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177 (ivi comprese le sanzioni stabilite da tali norme) e delle migliori pratiche internazionali del settore, con particolare riferimento ai sistemi di classificazione maggiormente diffusi, tra cui il Pan European Game Information – Pegi (quest’ultimo è un sistema di classificazione adottato d’intesa fra 30 Stati europei in materia di videogiochi, allo scopo di informare i genitori attraverso l’etichettatura delle confezioni sull’adeguatezza dei prodotti alle varie fasce di età, in considerazione non tanto del livello di difficoltà, quanto del contenuto dei videogiochi)", si legge nel parere.
 

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