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Garante infanzia e adolescenza: 'Videogiochi, tutelare i minori'

19 giugno 2019 - 15:20

Presentata Relazione annuale al Parlamento dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, sotto la lente utilizzo dei videogiochi da parte dei minori.

Scritto da Redazione
Garante infanzia e adolescenza: 'Videogiochi, tutelare i minori'

Si parla anche di videogame nella Relazione annuale al Parlamento dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza presentata oggi, 19 giugno, a Montecitorio alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

 

“L’Autorità garante è intervenuta sul tema dei videogiochi destinati ai minorenni in occasione di una consultazione pubblica, indetta dall’Autorità garante per le garanzie nelle comunicazioni, sullo schema di regolamento a tutela delle persone di minore età in materia di classificazione di videogame e opere audiovisive ('Regolamento recante la disciplina dell’accesso ai sensi degli articoli 22 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241 e degli articoli 5 e seguenti del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33').

 

L’Autorità garante ha espresso il proprio parere, in virtù della facoltà prevista nella propria legge istitutiva, nel quale ha evidenziato la necessità di tenere conto, nel valutare se i giochi siano adatti a una determinata fascia di età, della presenza o meno di moderazione nelle chat o nei videogame, altrimenti fuori controllo circa i contenuti che potrebbero esservi veicolati (v. allegato n. 5c)”, si legge nella Relazione.
 
 
“L’Autorità garante ha richiamato l’attenzione sulla possibilità per il giocatore minorenne di compiere acquisti, a carattere oneroso, all’interno dei videogame (in-app), richiedendo che in questi casi sia necessario acquisire preventivamente il consenso del genitore e che comunque tali meccanismi di vendita non dovrebbero mai richiamare quelli propri dell’azzardo.
Quanto alla classificazione per fasce di età, è stata sottolineata l’inadeguatezza di consentire un utilizzo dei videogiochi prima del compimento del terzo anno di vita, chiedendo di sostituire la dizione 'Adatto a tutte le classi di età' con l’espressione 'Adatto a partire dai tre anni'.
L’Autorità garante si è espressa negativamente in merito all’opportunità di creare una lista di opere 'raccomandate' per i minorenni (c.d. white list), precisando che qualora venisse comunque istituita, essa prenda quali valori di riferimento quelli previsti dalla Convenzione di New York agli articoli 17 e 29. Lo schema di decreto ad oggi non ha concluso il proprio iter”, conclude il documento.
 

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