Videogame, Ea al Parlamento Uk: 'Lootbox? Come gli ovetti Kinder'
Di fronte al Parlamento inglese, il vice presidente degli affari legali e governativi di Electronic Arts ha difeso le lootbox presenti nei propri videogame.
Scritto da Redazione
"Non li chiamiamo bottino", sono "meccaniche a sorpresa, simili agli ovetti Kinder. Non sai cosa c'è dentro quando li compri”.
Così Kerry Hopkins, vice presidente degli affari legali e governativi del colosso dei videogame Electronic Arts ha risposto, di fronte al Parlamento del Regno Unito, all'interrogazione di Brendan O'Hara sul grado di pericolosità delle loot boxes e delle microtransazioni.
Ea è stata attaccata per diverso tempo a causa del modo in cui implementa le loot boxes e le microtransazioni nei suoi giochi. A parte la pesante reazione della comunità, specialmente dopo il rilascio di microtransazioni in Star Wars: Battlefront II, Electronic Arts è stata sottoposta a pressioni governative e normative dopo essere stata accusata di implementare il gioco d'azzardo nei loro giochi tramite loot boxes a pagamento e microtransazioni randomizzate.
Con l'annuncio che il loro imminente gioco Star Wars Jedi: Fallen Order sarà privo di microtransazioni, molti nella comunità dei videogiochi avevano pensato che Ea avesse imparato la lezione, ma questo recente sviluppo mostra che, almeno apparentemente, non lo ha ancora fatto.
Il governo del Regno Unito ha annunciato all'inizio dell'anno che avrebbe condotto un'indagine su vasta scala nel settore dei videogiochi, non solo sulle loot boxes e il gioco d'azzardo, ma anche riguardo la dipendenza da videogiochi, la violenza e il sostegno governativo anche per la tecnologia.
A differenza del Regno Unito,
alcuni governi hanno già preso una posizione ferma sulle casse premio. In particolare, le commissioni governative del
Belgio e dei Paesi Bassi hanno stabilito che le meccaniche delle loot boxes di Ea violano la legge e promuovono il gioco d'azzardo.