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Amusement, dal Veneto l'effetto domino per salvare le ticket redemption

05 luglio 2019 - 10:35

Dopo il sì della commissione Politiche socio-sanitarie del Veneto alla legge sul Gap che 'fa salve' le ticket redemption, potrebbero aprirsi fronti positivi anche in altre regioni. Speranze anche in Emilia Romagna.

Scritto da Fm
Amusement, dal Veneto l'effetto domino per salvare le ticket redemption

Un nuovo “effetto domino”. Dopo quello che ha già colpito il gioco con vincita in denaro in diverse regioni – dalla Liguria alla Puglia, passando per l'Abruzzo e le Marche – con la proroga o la modifica della normativa in senso favorevole alle aziende del settore, potrebbe interessare anche l'amusement, messo in crisi dal divieto di accesso alle ticket redemption ai minori adottato nel tempo da Emilia-Romagna, Friuli, Veneto, Basilicata e Toscana.

Uno spiraglio si è aperto in Veneto, dove la commissione Politiche socio-sanitarie ha detto sì al Testo unificato per la prevenzione e il contrasto del gioco d’azzardo patologico – che ora dovrà andare al voto del Consiglio – escludendo dall'ambito di applicazione dei divieti proprio gli apparecchi senza vincita in denaro. 

 

Una decisione che incassa il plauso di diversi esponenti delle rappresentanze dell'amusement, pronti a rilanciare il dialogo anche nelle altre regioni e nel caso anche nei tribunali amministrativi, come emerge dai commenti rilasciati a Gioconews.it.
 
 
DALLA PRIA (SAPAR SERVICE): “DIALOGO CON LE REGIONI PAGA” - “La commissione ha capito quanto abbiamo detto negli incontri avuti in questi mesi, in cui abbiamo portato le nostre istanze, chiedendo ad esempio di portare al divieto al massimo ai minori di 14 anni”, sottolinea Paolo Dalla Pria, presidente della Sapar Service. “Probabilmente il voto del Consiglio del Veneto ci sarà a settembre, ma intanto noi non ci fermeremo; torneremo in Friuli (altro fronte di dialogo aperto, Ndr) e, dopo le elezioni amministrative previste in autunno, anche in Emilia Romagna”.
 
 
FERRO (NEW ASGI ITALIA): “COMPRESA LA DIVERSITÀ”- Sulla stessa linea Vanni Ferro, presidente dell’associazione New Asgi Italia. “Il lavoro in Regione evidentemente sta dando i suoi frutti. A suo tempo siamo stati ricevuti dalla commissione, che ci ha assicurato di aver capito che l'amusement non c'entra nulla con il Gap. Una settimana fa abbiamo fatto pervenire una relazione al vice presidente della commissione, Fabiano Barbisan, per illustrare cosa sono e dove si trovano le ticket redemption e cosa si vince, evidenziando che 'la mancanza della convenienza economica, del mancato guadagno dei gestori, sono la ragione e la garanzia per cui non potrà mai succedere, come non è mai successo dall’introduzione delle Redemption nel mercato del coin-op, cioè oltre 40 anni fa, che i tickets possano essere cambiati in denaro'. La risposta della commissione quindi ci dà la spinta per continuare la nostra battaglia anche nelle altre regione, per far capire ai consiglieri che hanno preso un abbaglio vietando l'amusement ai minori. Torneremo quindi anche in Friuli Venezia Giulia, dove il presidente Massimiliano Fedriga ha espresso la volontà di rivedere la legge. In Veneto aspettiamo il voto del Consiglio; credo che l'effetto domino arriverà anche in Emilia Romagna, dopo le elezioni parleremo con le forze politiche portando l'esempio delle altre regioni”.
 
 
LAMA (CONFESERCENTI): “RICORSO AL CONSIGLIO DI STATO” - “Finalmente si comincia a capire la differenza fra il gioco con vincita e quello senza”, commenta Alessandro Lama, presidente della Federazione Amusement Confesercenti. “Il problema è che trattare l'amusement come fosse un gioco con vincita finisce per far aumentare proprio l'accesso a quel tipo di gioco. La parola 'giocare' è diventata tabù, si impedisce l'utilizzo delle ticket redemption ai minori, penalizzando le famiglie e l'accesso al puro intrattenimento dei loro figli e in qualche modo, in alcuni casi, si finisce per consegnarli al mondo dell'online e delle scommesse”. Proprio per fare chiarezza, entro l'anno dovrebbero arrivare i risultati definitivi dello studio scientifico sull'amusement a cura dell’Università di Roma Tre, promosso da Federazione Confesercenti Amusement, New Asgi Italia, il Consorzio Fee, l’Associazione Nazionale Sapar, con il supporto di Euromat. “Si tratta di una ricerca indipendente commissionata dalle realtà che raggruppano in tutta Italia le più importanti imprese di produzione, distribuzione e gestione, nonché le sale del comparto amusement. Il rischio è che il risultato posso essere negativo, ma la supportiamo comunque, mentre le istituzioni che ci penalizzano non fanno studi su questo settore e continuano a legiferare lo stesso”. Anche Lama poi rilancia il confronto con la Regione Emilia Romagna, sempre dopo le prossime elezioni. “È una regione in transizione: speriamo che i futuri referenti comprendano le nostre ragioni, che capiscano finalmente la differenza fra gli apparecchi con vincita e quelli senza. Intanto, è stato respinto dal Tar il nostro ricorso contro la legge regionale, ma andremo al Consiglio di Stato e se necessario proseguiremo la nostra battaglia anche per altre strade”.
 

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