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Tredese (Elmac): ‘Emilia Romagna segua il Veneto e corregga i suoi errori’

16 gennaio 2020 - 08:32

Tiziano Tredese di Elmac dalla fiera Eag di Londra sottolinea le difficoltà che si trovano ad affrontare gli operatori italiani dell’intrattenimento, in primis in Emilia Romagna.

Scritto da Ac
Tredese (Elmac): ‘Emilia Romagna segua il Veneto e corregga i suoi errori’

Londra - La priorità assoluta da risolvere per poter evitare il tracollo definitivo del settore italiano dell’amusement è quello della legge regionale dell’Emilia Romagna, perché con la legge vigente viene affossata la principale area di mercato della Penisola.

Ne è convinto Tiziano Tredese di Elmac che dalla fiera Eag di Londra sottolinea le difficoltà che si trovano ad affrontare gli operatori italiani dell’intrattenimento.
“La soluzione non sarebbe neanche così difficile, visto che l’amministrazione regionale dovrebbe soltanto correggere alcuni errori, come hanno già fatto altri territori, per esempio il Veneto

E non si tratta di doverli convincere di un’opinione, bensì di applicare soltanto la legge visto che non siamo noi operatori a sostenere che le ticket redemption non sono giochi d’azzardo ma è il legislatore stesso, visto che nel Testo unico di pubblica sicurezza sono definiti come ambiti diversi gli apparecchi comma 6 da quelli comma 7.
I primi sono giochi di azzardo, gli altri no.
Una differenza che, invece, non viene presa in considerazione della Regione Emilia Romagna che considera tutto gioco di azzardo: sbagliando, evidentemente”.
 

L’Emilia Romagna rappresenta senza dubbio il distretto più importante per l’industria dell’intrattenimento visto ospitando le sale giochi stagionali della riviera. Che sarebbero compromesse dalla legge regionale vigente. Da qui l’attenzione della filiera.
Ma, oltre al caso specifico, il settore chiede da tempo una revisione e definizione definitiva delle norme sul settore, che devono essere adeguate alla realtà del momento e del mercato: “La situazione generale è ormai diventata insostenibile - spiega Tredese - e alla situazione di crisi generale si aggiunge oggi l’ulteriore onere per gli esercenti che ospitano ticket redemption nei propri locali di pagare la tassazione dovuta all’iscrizione al Registro unico degli operatori disposto dalla manovra economica. Un esborso in più che si va a sommare alle già troppe difficoltà che vivono gli operatori e che scoraggia ancor più il mercato in questo momento”.
 

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