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Mollicone (FdI): 'Tax credit a supporto di industria videogiochi'

12 maggio 2020 - 07:45

Il deputato di Fratelli d'Italia Federico Mollicone sollecita il Governo a supportare l'industria italiana dei videogiochi.

Scritto da Anna Maria Rengo
Mollicone (FdI): 'Tax credit a supporto di industria videogiochi'

"Considerando l’assenza nel quadro normativo nazionale di una misura ad hoc a supporto della produzione italiana di videogiochi, l’adozione del tax credit prevista dalla legge sul cinema e l’audiovisivo potrà rappresentare sicuramente una boccata di ossigeno per le piccole e medie imprese del settore, le quali potrebbero così avere a disposizione la liquidità necessaria per la ripresa delle attività". Per questo motivo, il deputato di Fratelli d'Italia Federico Mollicone chiede, in un'interrogazione al ministro per i Beni e le attività culturali, se esso "non intenda adottare le iniziative di competenza per emanare quanto prima il provvedimento di cui in premessa, al fine di garantire un supporto alle imprese del settore colpite dagli effetti della contrazione economica".

LE PREMESSE - In premessa, Mollicone ricorda che "l’industria del videogioco nazionale rappresenta un giro d’affari di 1 miliardo e 787 milioni di euro; il videogioco, che sia un passatempo, un lavoro o una passione, ha consolidato la propria posizione come forma di intrattenimento, coinvolgendo un numero di giocatori crescente e diversificato in Italia, come nel resto del mondo; l’industria nazionale dei videogiochi, tra le altre, sta subendo gli effetti della contrazione economica derivante dal diffondersi dell’epidemia da Covid-19, a causa della drastica riduzione dei già limitati investimenti esteri e delle commesse per videogiochi non commerciali da parte di committenti pubblici e privati.

Il lavoro su commissione rappresenta infatti una delle fonti principali di risorse per le piccole e medie imprese italiane che operano nel settore, a fronte della mancanza di sostegno pubblico e di difficoltà endemica di accesso al credito. Aesvi (ora Iidea), associazione di categoria dell’industria dei videogiochi in Italia, stima che l’88 percento delle imprese è costretto a ricorrere all’autofinanziamento per produrre videogiochi destinati al mercato commerciale e oggi, per effetto dell’emergenza Covid-19, si rischia una battuta d’arresto drammatica nella produzione di nuovi videogiochi realmente 'nazionali'" e che "la legge n. 220 del 14 novembre 2016 ha previsto, all’articolo 15, il riconoscimento alle imprese di produzione cinematografica e audiovisiva di un credito d’imposta, in misura non inferiore al 15 percento e non superiore al 30 percento del costo complessivo di produzione di opere cinematografiche e audiovisive. Per quanto riguarda i crediti di imposta, ad oggi non è stato ancora emanato il tax credit per la produzione di videogiochi; a quanto risulta all’interrogante, nel corso degli anni, il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo avrebbe notificato uno schema di decreto alla Commissione europea, secondo le procedure previste dalla normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato.

La Commissione europea avrebbe chiesto ulteriori chiarimenti, in particolare legati alla sfera di applicazione del tax credit per i videogiochi e, successivamente, avrebbero fatto seguito gli ulteriori passaggi interni alle strutture competenti finalizzate alla stesura del testo definitivo del provvedimento, tra cui l’espressione del parere del Consiglio superiore del cinema e dell’audiovisivo; ancora oggi, tuttavia, a distanza di oltre tre anni dall’emanazione della legge sull’audiovisivo, il decreto attuativo relativo al credito di imposta per le imprese di produzione di videogiochi non ha ancora visto la luce".

 

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