skin

Esports, apertura alle discipline paralimpiche

10 agosto 2022 - 11:10

Il presidente del Comitato promotore esports, Michele Barbone, incontra Luca Pancalli avviando un nuovo percorso per la promozione degli sport virtuali.

Scritto da Dd
Esports, apertura alle discipline paralimpiche

Un altro passo avanti per la promozione degli esports in Italia. viene dal Comitato promotore e-sports del Coni, che ha stretto un accordo con il Comitato italiano paralimpico con l'intento di diffondere e incrementare la pratica delle discipline e-sportive, con particolare riguardo agli sport simulati. Un ulteriore tassello che si aggiunge al protocollo d’intesa e alla convezione sottoscritta firmato nel gennaio scorso tra Comitato promotore e Coni, che ha ufficialmente sancito l'apertura del Coni al settore del videogioco competitivo. 

È quanto è stato sottoscritto lo scorso 2 agosto tra il presidente del Comitato esports, Michele Barbone, e il presidente del Cip, Luca Pancalli, con l'obiettivo di "promuovere lo studio, la conoscenza e la divulgazione delle corrette nozioni legate alle discipline e-sportive, anche attraverso dibattiti, seminari, corsi e manifestazioni, come strumento di collegamento e conoscenza delle corrispettive discipline tradizionali".

Come si apprende da una nota "l'accordo prevede il supporto alle Federazioni sportive nazionali e alle Discipline sportive associate competenti per le relative discipline paralimpiche 'fisiche' nelle attività agonistiche e di formazione tecnica, arbitrale e dirigenziale ed ogni altra iniziativa, tra le attività previste in premessa come scopi istituzionali del Comitato, che trovino interesse ed adesione da parte delle Fsn/Dsa in relazione alle attività paralimpiche di rispettiva competenza".

Un accordo che costituisce un ulteriore passo per il Comitato, che ritiene "fondamentale diffondere una cultura del videogioco sportivo responsabile, con particolare attenzione all'equilibrio psicofisico degli appassionati e all'educazione al rispetto delle regole, specialmente in ambito scolastico e sociale". Un'attività che rende "indispensabile formare le figure tecniche richieste da questo tipo di attività sportiva: Allenatori, Direttori Sportivi, Arbitri, Tecnici di installazione e gestione Hardware e Software, Giocatori a partire dal livello dilettantistico, giocatori semi-professionisti e professionisti ed Organizzatori di Eventi".

“Sono molto soddisfatto", commenta Michele Barbone, "poiché le opportunità generate da questo accordo siglato saranno molteplici, a fronte anche dell'impegno, della profusione e della formazione che andrà fatta per la disciplina E-Sportiva Italiana. Siamo felici di vedere che un'ente così importante, come il Comitato Italiano Paralimpico, sostenga quelli che sono i progetti e le idee future del Comitato E-Sports". 

"Siamo molto felici di questa intesa fra il Comitato Italiano Paralimpico e il Comitato Promotore E-Sports Italia il cui obiettivo è diffondere e promuovere nel nostro Paese gli sport elettronici", è il commento di Luca Pancalli, "con particolare attenzione al supporto delle prestazioni sportive tradizionali e alla realizzazione di progetti di educazione e sensibilizzazione delle nuove generazioni su temi importanti quali i corretti stili di vita, l'inclusione e il rispetto delle regole - è quanto dichiara Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico - Gli E-Sports rappresentano una realtà in grande crescita in Italia e nel mondo. Questo Protocollo ci consente, dunque, di orientare sin dall’inizio il percorso di un’attività che deve sempre porre al centro delle proprie strategie la persona, con una corretta gestione che possa consentire agli e-sports di supportare i percorsi di inclusione e integrazione sociale. Si tratta di un investimento sul futuro del movimento paralimpico italiano che ha sempre avuto un rapporto molto stretto con le tecnologie e le sue conquiste".

Un percorso che, come annunciava lo stesso Barbone nei mesi scorsi, non si è esaurito ma continua con l'intenzione del Comitato promotore e-sports di "sviluppare un proprio 'Centro Studi' ponendosi così in relazione con le istituzioni scolastiche, educative ed universitarie con il fine di sviluppare protocolli di ricerca diretta ed individuare le opportunità di utilizzo e sviluppo degli E-Sports in senso educativo ed inclusivo, come fase di avvicinamento/completamento dello sport 'fisico' e prevenire l'abuso e le conseguenze dannose per la salute fisica e psichica dei giovani, operando con la propria struttura organizzativa e con la prestazione di operatori volontari e/o professionali, per il perseguimento dello scopo sociale con finalità anche di carattere sociale, civile e culturale in conformità alle norme Regionali, Nazionali e Comunitarie vigenti".

Si tratta di un riconoscimento ulteriore anche a livello di Paese Italia, nella speranza che il prossimo Governo riesca a proseguire il lavoro fatto sinora anche dal punto di vista politico, con la presentazione di alcuni di disegni di legge per la regolamentazione degli esports dello Stivale, come la proposta di legge della Lega 'Disciplina degli sport elettronici o virtuali (esport) e delle connesse attività professionali ed economiche' presentata dalla Lega .

Altri articoli su

Articoli correlati