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Dipendenze patologiche, nei Sert lucani il 3,2 percento sono giocatori

07 luglio 2014 - 13:08

Nel 2013 sono stati 384 i nuovi utenti rivoltisi ai Ser.T. di Potenza, Lagonegro, Marsicovetere, Melfi, Matera e Policoro. Il dato comprende anche i detenuti delle Case Circondariali di Basilicata e gli assistiti presso le comunità terapeutiche.  In crescita, tra i nuovi accessi, gli alcoldipendenti e soprattutto i giocatori d’azzardo patologico.

Scritto da Redazione
Dipendenze patologiche, nei Sert lucani il 3,2 percento sono giocatori

 

Lo rivela il rapporto regionale ‘Gli Utenti dei Ser.T. in Basilicata nel 2013’ presentato questa mattina presso la sala Basento del Dipartimento Agricoltura di viale Verrastro, nel corso di un incontro dell’Osservatorio regionale sulle dipendenze, istituito in Basilicata nel 2012  dal progetto Niod (Network italiano osservatorio dipendenze).

Il documento analizza i dati riguardanti le diverse  forme di dipendenza patologica alle quali i Ser.T. danno risposta: tossicodipendenza, alcoldipendenza, gioco d’azzardo patologico e  tabagismo.

 

I RISULTATI DELL’INDAGINE - Queste in sintesi le informazioni più significative emerse dall’indagine: nel 2013 l’utenza annuale dei Ser.T. è composta da 2.256 individui, di cui l’ 89,6% uomini e il 10,4% donne, così suddivisi in base alla tipologia di dipendenza: 1.584 tossicodipendenti (70,2 %), 578 alcoldipendenti (25,6%), 72 giocatori d‘azzardo patologico (3,2%), 22 tabagisti (1,0%). La componente maschile prevale nettamente in tutte e quattro le tipologie di dipendenza, l’età risulta essere medio alta (30-39 anni), con picchi  tra gli alcoldipendenti, i giocatori d’azzardo patologico ed i tabagisti, mentre il livello di scolarizzazione è basso, soprattutto tra gli alcolisti.

 

IL COMMENTO DI FRANCONI – Secondo l'assessore regionale alle Politiche della Persona Flavia Franconi “dai dati emerge un quadro delle dipendenze in continua evoluzione, la cui incidenza sta aumentando soprattutto tra i giovani e le donne. È, dunque, necessario mettere a punto, come faremo già dalla fine del 2014, percorsi di formazione per gli operatori del settore, soprattutto rispetto alle nuove forme di dipendenza come la ludopatia, e migliorare l’accesso alle cure, per avvicinare quella fascia di utenza ancora lontana dai Sert, come i minori e le donne”.

 

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