skin

Riciclaggio, Uif: “Operatori di gioco collaborano a segnalazioni”

09 luglio 2014 - 10:52

Lo scorso anno l'Unità di informazione finanziaria della Banca d'Italia ha ricevuto quasi 65.000 segnalazioni di operazioni sospette, per un valore di circa 84 miliardi di euro, relative quasi esclusivamente (99,7%) al riciclaggio di denaro. In forte crescita quelle provenienti dal settore del gioco.

Scritto da Amr
Riciclaggio, Uif: “Operatori di gioco collaborano a segnalazioni”

Lo afferma il primo rapporto annuale presentato oggi dalla Uif, l'unità nazionale di intelligence istituita nel 2007 e specializzata nella lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo.

Su oltre il 50% delle segnalazioni pervenute, dice il rapporto, sono stati compiuti accertamenti investigativi. Considerando che in genere - secondo la Uif - la metà dei casi su cui vengono compiute ulteriori indagini finiscono in tribunale, il 25% delle segnalazioni dà luogo a procedimenti giudiziari.

 

GIOCO COLLABORATIVO – Il rapporto evidenzia come a segnalare l'85% delle operazioni sospette sono le banche e Poste Italiane, mentre dalle società di intermediazione finanziaria (Sim) e società di gestione del risparmio (Sgr) la collaborazione è "molto ridotta", e il numero di segnalazioni da parte di professionisti e operatori non finanziari è "esiguo e quasi interamente riferibile ai notai e agli operatori di gioco".

 

TUTTI I NUMERI - Nello specifico dai gestori di giochi e scommesse sono arrivate, in tutto, 774 segnalazioni, contro le 283 del 2012. "Sotto il profilo settoriale, - si legge nel rapporto - risulta confermata la rilevanza di alcuni comparti particolarmente esposti anche al rischio di infiltrazione da parte della criminalità organizzata, quali giochi e scommesse, smaltimento dei rifiuti, produzione di energia eolica e di energia elettrica da fonti rinnovabili, movimento terra e gestione di cave, ‘compro-oro’".

Nell’aprile 2013, si ricorda ancora nel rapporto, la Uif, "con la collaborazione della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli, ha pubblicato due schemi rappresentativi di comportamenti anomali relativi a operatività connesse con il settore dei giochi e delle scommesse. Il provvedimento muove dalla considerazione che l’incremento dei flussi finanziari nel settore del gioco avvenuto negli ultimi anni possa aumentare i rischi di infiltrazione della criminalità organizzata e le possibili connessioni con attività di riciclaggio". In merito all’attività dei "destinatari degli obblighi antiriciclaggio che operano nel settore del gaming sono state individuate le possibili anomalie riconducibili al comparto del gioco fisico o a quello del gioco on-line. Tra le anomalie soggettive rilevano eventuali incoerenze riscontrate in sede di adeguata verifica delle controparti contrattuali (operatori di gioco o giocatori), nonché informazioni inerenti, ad esempio, alla sottoposizione delle controparti a procedimenti penali. Sotto il profilo oggettivo sono richiamate, tra l’altro, le operatività sovradimensionate rispetto al profilo economico del cliente e le attività di gioco particolarmente concentrate presso un medesimo giocatore od operatore di gioco".

"Per il settore del gioco fisico - conclude il rapporto - l’attenzione va rivolta agli anomali utilizzi di contante per importi rilevanti, specie se con banconote di taglio elevato, alla cadenza temporale delle vincite ovvero alla frequenza delle giocate annullate. Per il gioco on-line rilevano anomali utilizzi del conto di gioco; ricariche, soprattutto se di importo elevato, seguite da prelievo ovvero dalla chiusura del conto di gioco; operazioni di prelievo delle somme giacenti sul conto di gioco effettuate nel lasso di tempo che precede la trasmissione dei documenti necessari per l’apertura del rapporto".

 

 

Articoli correlati