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Gdf Napoli: operazione 'Fake slot', 24 apparecchi con scheda 'doppione'

01 giugno 2016 - 09:56

Ventiquattro slot machine con scheda secondaria, attraverso cui si evadeva il pagamento del Preu allo stato, sono state scovate nell'operazione della Gdf di Napoli.  

Scritto da Sm
Gdf Napoli: operazione 'Fake slot', 24 apparecchi con scheda 'doppione'

I militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, dopo una articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica - Sezione Reati di Criminalità Economica, hanno eseguito un'ordinanza di applicazione delle misure cautelari degli arresti domiciliari e dell'obbligo di presentazione e contestuale sequestro preventivo 'per equivalente' emessa dal Gip presso il Tribunale partenopeo fino al valore di 150.175,08 euro nei confronti di tre imprenditori attivi nel settore della gestione di apparecchi New Slot.

 

 

"Le investigazioni hanno consentito di accertare l'esistenza di un'associazione a delinquere finalizzata al compimento di reati di frode informatica ai danni dello Stato, che vede come promotori e organizzatori" due degli imprenditori e come "partecipante" il terzo, afferma la guardia di finanza.

L'attività di indagine, scaturita da una verifica fiscale nei confronti della società di gestione, evasore totale per gli anni di imposta 2012 e 2013, “ha consentito di appurare che all'interno di 24 apparecchi da intrattenimento, ubicati in diversi bar dell'hinterland napoletano e di proprietà di V. L., era stata installata una scheda di gioco secondaria, cosiddetta 'doppione', programmata o con un temporizzatore o con un telecomando, entrambi in grado di pilotare e 'switchare' i segnali provenienti dal video, finalizzata alla mancata registrazione sulla rete di gran parte delle giocate. Tale meccanismo fraudolento consentiva all'associazione di non comunicare alla rete dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli un volume di giocate pari ad 1.043.000 euro, evadendo, contestualmente, l'imposta sul prelievo erariale unico, Preu, ammontante alla somma di 150.175,08 euro. Promotori e organizzatori del disegno criminoso erano G.R e A.R, reali gestori dell'intera filiera economica, anche se la società verificata e gli apparecchi fossero formalmente intestati a V.L., relegando a quest'ultimo la mera attività di tecnico/riparatore degli apparecchi da intrattenimento”, si legge ancora una nota della finanza.  

 

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