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Cassazione: 'Gioco patologico non basta a motivare reati'

18 gennaio 2017 - 13:12

  Ancora una volta la Cassazione evidenzia che l'essere affetti da gioco patologico non basta a 'motivare' la commissione di reati.

Scritto da Francesca Mancosu
Cassazione: 'Gioco patologico non basta a motivare reati'

 


"L'affermata dipendenza dal gioco d'azzardo non costituiva elemento unificante". Lo sottolinea la Corte di Cassazione nel dichiarare inammissibile il ricorso di un uomo contro le sentenze dei tribunali di Milano e Monza che lo avevano condannato per i reati di indebito utilizzo di carte di credito ed evasione.

 

"Tra i delitti è intercorso un periodo di tempo non breve, che nell'ambito di esso il ricorrente aveva patito una detenzione (che di norma costituisce una frattura nel tessuto delle precedenti deliberazioni) e che il delitto di evasione dagli arresti domiciliari non poteva ritenersi connesso alla peculiare natura degli altri reati.
A fronte di ciò, il ricorso reitera le sue argomentazioni, senza addurre argomentazioni specifiche circa le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sorreggono la doglianza e, conseguentemente, la richiesta che sostanzia l'atto impugnatorio, atteso che vi è una generica rimostranza senza alcuna vera concretizzazione", conclude la sentenza.

 

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