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Caserta: usura ai danni di una sala scommesse, sei arresti

27 novembre 2017 - 09:23

Sei misure di custodia cautelare a Caserta per tentata estorsione ai danni del titolare di un centro scommesse.

Scritto da Redazione
Caserta: usura ai danni di una sala scommesse, sei arresti

I carabinieri della compagnia di Caserta hanno eseguito, nei territori di Caserta, Villa Literno, Capodrise ed Acerra, sei misure cautelari emesse dal Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Procura, nei confronti di altrettanti indagati, per i delitti di usura, tentata estorsione e tentata rapina, commessi a danno del titolare di un'agenzia di scommesse con sede nella città partenopea.
Le indagini sono scaturite dalla denuncia del 10 maggio scorso presentata ai carabinieri dall'esercente. "In particolare, la persona offesa, titolare di una sala scommesse, si è rivolta ai carabinieri, poiché, non essendo più in grado di onorare i debiti contratti a causa degli elevati interessi usurari praticati imposti dai suoi "finanziatori", stava subendo minacce talmente gravi da temere per la propria incolumità", si legge in una nota delle forze dell'ordine.

La vicenda è iniziata nell'ottobre 2015, quando, a causa di problemi economici, il denunciante si è rivolto ad un suo vecchio socio, il quale si è proposto come intermediario per fargli ottenere il prestito di una somma di 30.000 euro, pattuendo con gli usurai la restituzione della somma complessiva di 52.800 euro, suddivisa in 24 rate mensili, dell'importo di 2.200 euro l'una. È stato appurato che il tasso d'interesse mensile praticato era del 5 percento, applicato sulla base di un meccanismo di restituzione a "scalare", ossia calcolando l'interesse sul debito residuo, dopo aver corrisposto la rata. La situazione economica, nel frattempo, continuava inevitabilmente a peggiorare; pertanto la vittima, al fine di onorare i debiti contratti, si era indebitata con altri usurai, che profittando del suo stato di bisogno, hanno applicato interessi mensili fino al 10 percento.
In considerazione del persistere della situazione di insolvenza, che aveva spinto l'esercente a ricorrere a tali prestiti, nonché a causa dell'elevato tasso d'interesse applicato, nel giro di pochi  mesi, l'imprenditore non è stato più in grado di pagare le rate mensili pattuite, in tal modo scatenando la reazione violenta degli usurai, i quali, oltre che minacciarlo gravemente, gli prospettavano la necessità di vendere l'agenzia di scommesse, in caso di mancato pagamento.
Le indagini, condotte dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Casetta, coordinati dalla Procura, hanno permesso di riscontrare le dichiarazioni rese dalla vittima a carico dei destinatari dei provvedimenti cautelari.

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