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Impiegato di una ditta slot simula rapina: denunciato da polizia

16 gennaio 2018 - 09:05

Simula rapina al furgone con l'incasso delle slot dopo essersi giocato tutto. Ventottenne denunciato dalla polizia.

Scritto da Redazione
Impiegato di una ditta slot simula rapina: denunciato da polizia

Denunciato un impiegato di una ditta di slot machine a Rossano per simulata rapina e procurato allarme. Gli agenti del commissariato di Rossano (Cosenza) sono intervenuti sulla S.S.106 per la segnalazione di una rapina. Giunti sul posto, all’interno di un furgone, gli agenti hanno trovato un uomo T.P. di 28 anni, legato mani e piedi, il quale ha denunciato di aver subito una rapina ad opera di ignoti.

 

L'uomo ha detto che mentre percorreva la statale 106 proveniente da Crotone alla guida del furgone della ditta per la quale lavora e rileva gli incassi delle slot machine, nei pressi di Rossano è stato affiancato e bloccato da un’autovettura con tre persone a bordo non meglio identificate.

I tre dopo averlo strattonato ed immobilizzato con delle spesse fascette utilizzate dagli elettricisti, hanno preso la borsa contenente gli incassi delle slot machine e si sono dileguati.

Verosimilmente una brutta storia, avvallata anche dalle condizioni psicofisiche in cui era stato trovato l'uomo, ma che non ha convinto del tutto il personale della Polizia di Stato. Particolari poco chiari, sensazioni, orari non proprio coincidenti, da subito hanno portato gli inquirenti ad effettuare ulteriori e più approfonditi accertamenti finalizzati alla veridicità del verosimile fatto criminale denunciato.

Nel pomeriggio di ieri, 15 gennaio, l’epilogo. L'uomo è stato convocato negli uffici del Commissariato di Rossano, per dare corso alle indagini circa la denuncia e, messo davanti ad alcune inconfutabili contraddizioni, ha deciso di raccontare la verità su cosa era realmente accaduto.

In particolare, tra le altre cose, ha detto che la rapina da lui denunciata era frutto della sua fantasia.
Gli incassi riscossi, pari a circa 2.400 euro, che erano nella sua disponibilità e che avrebbe dovuto versare al datore di lavoro, erano stati spesi per giocare alle slot machine di vari esercizi che aveva incontrato strada facendo. Dopo essersi reso conto di aver speso tutto l’incasso e non sapendo come giustificarsi, ha deciso di simulare la rapina. T.P. è stato deferito all’Autorità Giudiziaria competente per simulazione di reato e procurato allarme.

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