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Operazione Sfinge: 12 denunciati, tutti i dettagli dell'operazione

07 luglio 2017 - 07:41

Ecco i dettagli dell'operazione della Guardia di Finanza di Torino sulle slot machine taroccate e che ha portato alla denuncia di dodici persone.

Scritto da Redazione
Operazione Sfinge: 12 denunciati, tutti i dettagli dell'operazione

Sono dodici i denunciati dalla Guardia di Finanza di Torino per l'indagine sulle slot 'taroccate'.

Dopo le anticipazioni di ieri di Gioconews.it, arrivano i dettagli della Guardia di Finanza sull'operazione Sfinge, il cui nome trae origine dall’iconografia utilizzata come sfondo delle slot taroccate che riprendono l’immagine dell’antico Egitto. "Il meccanismo fraudolento - si legge nel report dei militari - era semplice ma sofisticato, in poche parole il software delle slot era modificato in modo da comunicare al fisco delle vincite in linea con le percentuali previste dalla legge, vincite di fatto erogate ai giocatori in misura notevolmente inferiore. In altri termini, i gestori delle macchinette si appropriavano di oltre il 50 percento delle vincite destinate ai giocatori in questo modo riuscivano a triplicare i loro incassi senza, ovviamente, dichiarare nulla al fisco. Le slot taroccate erano istallate in oltre 1400 locali pubblici dislocati su tutto il territorio nazionale; circa 250 i reparti della Guardia di Finanza coinvolti per stroncare la maxi frode, più di 2000 videoslot sequestrate".

L'operazione Sfinge, svolta dal Gruppo Torino, con l’ausilio della Direzione Generale delle Dogane e dei Monopoli di Roma e della Sogei Spa e coordinate dalla locale Procura, ha permesso di disarticolare "un’intera filiera di slot contraffatte, infatti sono risultati coinvolti nella frode non solo i gestori delle macchinette ma anche il produttore del gioco". Secondo gli inquirenti "i soggetti in questione, sono riusciti a produrre e commercializzare le videoslot illegali depositando all’ente di certificazione una scheda regolare una volta ottenuta l’autorizzazione hanno introdotto nelle slot le schede taroccate. I 12 responsabili, tutti italiani oltre a pagare le imposte sull’illecito profitto, che per ora è stato stimato in 28 milioni all’anno, rischiano fino a 5 anni di reclusione per i reati di frode informatica e falso in dichiarazione di atto pubblico".
 

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