skin

De Carlo (Quaeris): 'Gioco illegale più pericoloso di quello legale'

28 marzo 2017 - 09:56

L'indagine dell'istituto Quaeris sulla percezione del gioco evidenzia che solo il 16% degli italiani sono proibizionisti, il 93% teme l'illegalità.

Scritto da Sara Michelucci
De Carlo (Quaeris): 'Gioco illegale più pericoloso di quello legale'

Roma - "Sul tema del gioco non abbiamo trovato pubblicato nulla di simile all'indagine che vi proponiamo oggi. Coinvolge oltre 2mila maggiorenni stratificati per genere e classi di età. Questo studio vuole essere uno strumento tecnico per creare motivazioni e scenari più adeguati, essendo uno stimolo anche per la politica".

Così Giorgio De Carlo, direttore dell'istituto Quaeris, presenta l'indagine sulla percezione del gioco al convegno "Gli italiani e il gioco d'azzardo: la percezione, le analisi, il Gap e le nuove regole", oggi, 28 marzo, a Roma.

"Quando si parla di tipologie di gioco si parla soprattutto di gratta e vinci, lotterie e lotto e poi scommesse sportive e gioco online (i gratta e vinci al 65,2 percento, Lotto e Superenalotto al 47,8 e le scommesse sportive al 31,8). Per il resto c'è meno interesse. Per le lotterie la motivazione è la vincita metre per le scommesse è il divertimento. Anche per il gioco online (22,9 percento) prevale l'aspetto ludico. La somma giocata in solo giorno si aggira tra meno di dieci euro (per il 73,6 percento), il 10  e i 100 euro (per il 23,4), mentre solo il 3 percento gioca cifre comprese fra i 100 e i mille euro. I giocatori più forti sono maschi mentre le donne giovani una cifra inferiore ai 10 euro (54 percento) contro il 40 percento dei maschi", sottolinea De Carlo.

"IL 62 PERCENTO CONTRO IL PROIBIZIONISMO - "Il 92 percento è favorevole alle politiche di informazione di regioni e comuni sul gioco, ma solo il 15 percento le ritiene efficaci e pensa che ci sia controllo anche se poi si lascia alla volontà della persona capire cosa rischia.  In generale, per il campione degli intervistati, la gente continua a giocare di più. Il 21,4 percento degli intervistati ritiene che sia del tutto inutile vietare il gioco in quanto, altrimenti, prosperebbe l'illegalità, ma la maggioranza assoluta (62,5) è dell'opinione che il gioco vada permesso purché accompagnato da una cultura del gioco sano. Solo il 16,1 percento è dell'idea che il gioco vada completamente proibito. A riprova di ciò la quasi totalità del campione (92,2 percento) ritiene che un importante strumento di prevenzione la corretta informazione e formazione sul tema già a partire dall'età scolare. Sulle slot il 64 percento ritiene che ci dovrebbe essere solo una slot machine in ogni bar. Il 55 percento dice che sono più rischiosi i locali accessibili a tutti e il 45 percento ritiene che sia più pericolosa la sala dedicata. Per il 93 percento il pericolo del gioco illegale è un fatto concreto e la maggior parte crede che vada combattuto e sia più pericoloso di quello legale. L'83 percento non sa cosa sia un totem", conclude il direttore dell'Istituto Quaeris.
 

Articoli correlati