skin

As.tro a Grillo: "Debellare il gioco irregolare"

20 maggio 2014 - 14:59

“I numeri restano il più grande ostacolo per chiunque ritenga di poter governare coi sogni, ovvero propagandare la rivoluzione buona come ricetta praticabile tutta e subito. Su due numeri in particolare, il capo del Movimento cinque stelle è inciampato nel recente comizio televisivo, ferendo non tanto il sistema del gioco lecito, a cui oramai neppure Grillo stesso basterebbe per accendere un riflettore mediatico sulle proprie effettive verità, quanto proprio il suo cavallo di battaglia (il reddito di cittadinanza).

Scritto da Redazione
As.tro a Grillo: "Debellare il gioco irregolare"

Secondo Grillo, il Gioco lecito è ulteriormente tassabile e genera un milione di malati da curare. Se così fosse, non sarebbe l’inasprimento fiscale a dover essere perseguito, bensì l’abolizione, in quanto un milione di malati non li ha generati neppure l’amianto che giustamente è stato abolito, nonostante fosse molto utile nelle costruzioni”. È quanto risponde al leader del M5S l’associazione degli operatori del gioco lecito, As.tro. “Un ‘pratico’ come Grillo, del resto, converrà che per malato si intende colui che abbisogna di cure sanitarie (e non solo del pedagogico insegnamento all’oculatezza nella propria spesa). Ciò genera, per il caso di specie, una comunità epidemiologica di alcune migliaia di persone sicuramente meritevoli di una assistenza sanitaria ‘sartoriale’ che oggi è minacciata proprio l’alterazione numerica di chi veicola impatti sanitari in termini emergenziali e centuplicati e quindi ‘inaffrontabili’ nell’attuale crisi.

In secondo luogo la ‘piccola’ spremitura ipotizzata sul gioco lecito (pare di aver capito 3-4 miliardi), potrebbe - invece - elevarsi a 22-23 se il ‘movimento’ iniziasse ad adottare un vero percorso di indagine, sensibilizzazione e reazione nei confronti di quel volume di affari di gioco e scommesse che si sottrae a controllo pubblico e tassazione, facendo per di più innalzare il numero di persone sottoposte alla costante attrattiva del gambling in un contesto totalmente privo di verifiche. Anche il ‘movimento’ converrà che il gioco pubblico è un’azienda di Stato a cui dover accordare quella “protezione” (e imporre quella moralità) invocata per energia – acqua – trasporti, e che non ha molto senso combatterne le inefficienze se prima non la si libera da una concorrenza antagonista e irregolare che si beffa delle leggi vigenti”, continua l’associazione.

 

L'AUSPICIO - E auspica “che ai toni da campagna elettorale seguano fatti, ma soprattutto chiare decisioni politiche spiegate ai cittadini e alle imprese. È complicato pensare ad una industria del gioco lecito in un contesto nazionale in cui non vi sia più impresa, occupazione e produzione di ricchezza diffusa per la gente. Su questo assunto, indipendentemente dal movimento cinque stelle, si confida possano convergere anche quei mezzi di informazione che si ostinano a decretare come unica emergenza italiana quella del gioco, nonostante la conclamata frantumazione di ogni componente produttiva e ‘pensante’ del Paese. Il rischio paradossale è proprio quello di ritrovarsi, in futuro, con la sola (e quindi inutile) industria del gioco (magari quello non più lecito) in tutto lo scenario nazionale”.

Articoli correlati