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Temmink (Ue): "Sul gioco arrivare a un accordo per condividere regole comuni"

03 febbraio 2015 - 11:48

Londra - La Commissione europea spera di arrivare a un accordo quest'anno che permetterebbe ai regolatori di gioco europei di condividere le regole di informazione e di esecuzione nel mondo del gioco.

Scritto da Sm
Temmink (Ue): "Sul gioco arrivare a un accordo per condividere regole comuni"


Parola di Harrie Temmink,  vice capo unità alla direzione generale Mercato interno della Commissione europea in occasione della Conferenza Internazionale sui Casino' (Icc).
La proposta di protocollo d'intesa, che avrebbe lo scopo di migliorare la cooperazione amministrativa e l'applicazione efficace del diritto dell'Unione europea, è stata solo una di una serie di 'aree di azione' delineate da Temmink. "Vorremmo trovare un accordo tra tutte le autorità di regolamentazione in Europa per lo scambio di informazioni sui titolari di licenze e le misure di esecuzione, e stiamo cercando di farlo quest'anno", ha sottolineato Temmink ai delegati presenti al Casino Hippodrome di Londra. "In un mondo ideale si dovrebbero costringere gli Stati membri a fare questo, ma il diritto dell'Unione non ce lo permette. Tuttavia, questo è un work-in-progress, e speriamo che ci saranno sviluppi quest'anno. Ovviamente ci sono aree che devono essere chiarite, come la determinazione della portata di scambio tra le autorità di regolamentazione".
Temmink ha anche evidenziato la necessita' che la Ce abbia maggiori responsabilità per garantire quadri regolamentari nazionali degli Stati membri che rispettino il diritto comunitario; proteggere i consumatori e i cittadini; prevenire le frodi e il riciclaggio di denaro; salvaguardare l'integrità dello sport. Nel mese di ottobre e' stata avviata un'azione legale contro la Svezia e la Ce vorrebbe quest'anno rafforzare l'applicazione delle leggi di gioco online Ue in un certo numero di Stati membri, con 35 casi che rimangono ancora aperti contro 16 paesi. In Svezia non ci sono regole nel gioco online", ha aggiunto. "Sappiamo che c'è un monopolio con il 50 percento, ma per quanto riguarda il restante 50 percento? Dio solo sa che cosa sta accadendo. Per la Commissione europea questo è totalmente inaccettabile. Mi aspetto che alcuni casi aperti contro altri Stati membri procederanno nel 2015. Siamo in dialogo con tutti gli Stati membri e arriveremo a chiudere alcune situazaioni aperte, come in Finlandia, ma purtroppo con qualcuno mi aspetto di arrivare a una fase successiva. Gli Stati membri sono in procinto di rivalutare le loro leggi, ma ci sono stati sopraffatti dal numero di denunce di operatori commerciali. Chiediamo agli operatori privati di smettere di farlo, perche' stiamo trattando un numero enorme di casi. Abbiamo un sacco di sfide per il 2015".

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