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Euromat Gaming Summit e il caso Romania: Dobre (RomSlot), ‘Grande sfida competitiva’

26 maggio 2016 - 11:52

Al Summit di Euromat a Barcellona si studia il caso della Romania con la responsabile dell’associazione RomSlot Valentina Dobre.

Scritto da Alessio Crisantemi
Euromat Gaming Summit e il caso Romania: Dobre (RomSlot), ‘Grande sfida competitiva’

 

 

Barcellona – Nel panel dedicato al ruolo dell’industria e dei regolatori dell'Euromat Gaming summit di Barcellona, la responsabile dell’associazione romena RomSlot, Valentina Dobre, illustra le “dinamiche dell’industria in uno scenario di continuo cambiamento delle regole” proponendo come caso di studio la situazione della Romania, dove tutto ha avuto inizio con la riforma di sette anni fa.


“Nel 2009 – spiega Dobre - la prima riforma sul settore che ha legalizzato il mercato delle slot in Romania ha previsto un limite minimo di apparecchi gestiti da ogni operatore pari a 50. Oltre al limite nel numero di installazioni – da 2 a 5 macchine nelle agenzie di scommesse e nelle lottery hall, da 3 a 5 nei bar e un minimo di 15 nelle gaming hall. Con un inevitabile innalzamento della tassazione. Attraverso questo approccio, il numero di operatori è crollato dai circa 1200 di giugno 2009 a circa 400 dell’anno successivo, mantenendosi su questa cifra fino allo scorso anno, quando si contavano 398 operatori in attività.

La seconda riforma del gioco in Romania è avvenuta nel 2014, quando il Governo ha introdotto un nuovo aumento delle tasse sui giochi, elevando il numero minimo di apparecchi che possono gestire gli operatori da 50 a 75 per una concentrazione del mercato e introducendo le Awp, il gioco online e nuove misure sul gioco responsabile e la trasparenza degli operatori di gioco. La sfida del legislatore è quella di arrivare entro un anno a una regolamentazione definitiva del comparto approvando e introducendo le nuove norme. Oggi abbiamo quindi 398 operatori di slot attivi sul mercato, 35 operatori di betting, 23 operatori nel segmento online e una raccolta di circa 270 milioni di euro in tasse.
In questo contesto è da registrare l’enorme sforzo che hanno compiuto gli operatori locali per adeguarsi alle nuove regole del mercato in uno scenario che si è reso sempre più competitivo ma al tempo stesso più difficile anche per l’introduzione del divieto di fumo nei locali.
Secondo RomSlot i driver per l’anno corrente dovranno essere: "Prima di tutto la responsabilità di impresa, l’organizzazione di partnership tra operatori, la professionalizzazione del comparto, la messa a regime del segmento online oltre alla flessibilità e trasparenza che diventano fondamentali in questo nuovo scenario”.
 

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