Parlamento Ue: gioco escluso da direttiva sui servizi media audiovisivi

La Commissione cultura del Parlamento Europeo ha approvato la revisione alla direttiva sul servizi media audiovisivi, prevedendo che la pubblicità del gioco in denaro debba essere esclusa dalla direttiva stessa. Una decisione che European Lotteries accoglie favorevolmente.

Il segretario generale Arjan van‘t Veer afferma infatti: “El accoglie favorevolmente il fatto che la Commissione abbia riconosciuto la specificità del settore del gioco, le cui competenze sono a livello nazionale. Si tratta di un passo fatto dal Parlamento europeo, ancora una volta in questa direzione”.
Al momento, le operazioni di gioco sono escluse dagli scopi della direttiva. Le comunicazioni commerciali per i prodotti di gioco non lo sono. Come conseguenza, il principio del paese d'origine sancito dalla direttiva sui servizi media audiovisivi è utilizzato come base giuridica da parte di alcuni operatori di gioco d'azzardo con sede in uno stato membro per trasmettere, via satellite, allo stato membro, comunicazioni sui loro prodotti di gioco ai consumatori di altri stati membri dove tali prodotti sono illegali. Tali operatori non rispettano la legislazione dello stato membro di questi consumatori per quanto riguarda la tutela degli stessi e la tassazione, e quindi pregiudicano l'efficienza del sistema regolamentare istituito da tale stato membro. Si tratta di una pratica fuorviante nei confronti dei consumatori, che sono indotti a presumere che i servizi pubblicamente pubblicizzati siano legali. Il fascicolo presto procederà alla discussione di tre settimane tra le tre istituzioni del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione europea. El spera che il Consiglio segua la direzione del Parlamento europeo e vada ulteriormente escludendo esclusivamente il gioco d'azzardo dal pieno ambito della direttiva.