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Bienkowska (Ue): 'Gioco e valute virtuali, parola a stati membri'

18 gennaio 2018 - 08:43

La commissaria Ue Bieńkowska ricorda che su gioco, valute virtuali e protezione dei minori spetta agli stati membri decidere nel rispetto del trattato europeo.

Scritto da Sm
Bienkowska (Ue): 'Gioco e valute virtuali, parola a stati membri'

"A condizione che l'acquisto di valuta virtuale su Internet nei giochi online sia considerato come il gioco d'azzardo, non esiste una normativa specifica in Ue nel settore. Gli Stati membri sono liberi di regolamentare le attività di gioco d'azzardo, purché siano in linea con le norme del mercato interno stabilite dal trattato e interpretate dalla Corte di giustizia dell'Ue". Chiara la risposta della commissaria Ue, Elzbieta Bieńkowska, all'interrogazione dell'eurodeputata Christel Schaldemose (S&D) su gioco e valute virtuali.

 

Inoltre, "la Commissione, nella sua raccomandazione sui principi per la tutela dei consumatori e dei giocatori dei servizi di gioco d'azzardo online e per la prevenzione dei minori, invita gli stati membri ad adottare alcune misure relative alla protezione dei minori, come i controlli di verifica dell'età, e assicurarsi che la pubblicità del gioco d'azzardo online non danneggi gli stessi. Le autorità nazionali preposte alla rete di cooperazione per la tutela dei consumatori hanno intrapreso un'azione congiunta nel 2014 per garantire una migliore protezione nel campo degli acquisti in app nei giochi online per bambini. Ai principali attori del settore è stato chiesto di garantire che i giochi non contengano esortazioni dirette per acquistare oggetti o persuadere un adulto a comprare qualcosa e che i consumatori siano adeguatamente informati sulle modalità di pagamento. La direttiva sulle pratiche commerciali sleali vieta pratiche commerciali contrarie ai requisiti di diligenza professionale o che rischia di falsare materialmente il comportamento economico di un consumatore medio. La direttiva stabilisce inoltre che, laddove tali pratiche commerciali riguardano determinati gruppi di consumatori vulnerabili identificabili, ad esempio a causa della loro età, dovrebbero essere valutati dal punto di vista del membro medio di quel gruppo". 

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