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Usa: scommesse sportive in Indiana contro evasione e gioco illegale

18 agosto 2018 - 07:48

La Gambling Commission dell’Indiana ha avviato uno studio sulle scommesse sportive per favorire la legalizzazione del settore, a scopi pubblici.

Scritto da Redazione GiocoNews.it
Usa: scommesse sportive in Indiana contro evasione e gioco illegale

 

Dopo che la pronuncia della Corte Suprema degli Stati Uniti ha aperto la strada agli stati per regolamentare le scommesse sportive, i regolatori di gioco dell'Indiana hanno arruolato esperti di gaming per studiare le possibilità di legalizzare le scommesse sportive a livello locale. A fine di luglio, la Indiana Gaming Commission ha stipulato un contratto di due anni con Eilers & Krejcik Gaming, una società di analisi di mercato specializzata nel fiorente settore delle scommesse sportive, secondo quanto illustrato dell'Indianapolis Business Journal. Il contratto ottenuto dai consulenti, a quanto pare, si aggirerebbe attorno di 75mila dollari, per condurre, in un periodo di due anni, una serie di studi che riguardano il gioco d'azzardo e le scommesse. Ma il lavoro, secondo quanto riferito dalla Gambling Commission, è già stato avviato con ritmi sostenuti, per fornire ai legislatori stime di impatto fiscale e considerazioni politiche per il prossimo studio dell'argomento.

Questa non è la prima volta però che lo stato dell’Indiana si cimenta con la possibilità di scommesse sportive legali. L'anno scorso, diversi Stati hanno proposto una legislazione per deregolamentare o legalizzare le scommesse sportive, anticipando il successivo caso della Corte suprema che doveva essere deciso nella primavera del 2018.

IL CASO - Il “caso Murphy” contro National Athletics Association, aveva preso di mira il Professional and Amateur Sports Protection Act, meglio sonosciuto sotto l’acronimo Paspa: cioè la legge del 1992 che vietava le scommesse sportive in tutta la nazione. Anche se, nonostante questa limitazione, alcuni stati come il Nevada, l'Oregon, il Delaware e il Montana, hanno sempre continuato ad offrire scommesse, con il principale mercato rappresentato proprio dal Nevada, dove il betting veniva praticato con maggiore libertà, anche grazie alla presenta dei casinò che rappresentano la principale economia dello Stato e della capitale Las Vegas. Ora però tutto cambia in America e dopo la pronuncia della Corte, come noto, gran parte degli Stati si sta attrezzando per una regolamentazione, con i funzionari di Eilers e Krejcik che, intervistati dal Chicago Sun-Times, hanno dichiarato che ben 30 stati potrebbero introdurre una regolamentazione delle scommesse sportive già nel 2018.
I LAVORI IN INDIANA - Intanto, il rappresentante dello stato dell’Indiana, Alan Morrison, ha introdotto uno dei due atti legislativi per legalizzare le scommesse sportive nello stato entro l’anno corrente. E sebbene il suo disegno di legge non sia sopravvissuto al primo vaglio della Camera, ha affermato che lo riproporrà nuovamente nel 2019.
Intanto anche il Senatore Jon Ford aveva presentato un disegno di legge sulla regolamentazione del betting durante la sessione legislativa del 2018 che avrebbero permesso la pratica a titolo definitivo, qualora la Corte Suprema avesse annullato le restrizioni della Paspa. Ma anche se questo è accaduto, con la sentenza dello scorso 14 maggio, nessuna delle due leggi è sopravvissuta. Ma i legislatori hanno optato per l’instaurazione di un comitato di studio estivo esclusivamente dedicato alla materia, anche se gli incontri devono ancora essere programmati.
Mentre sia Ford che Morrison hanno dichiarato che prevedono di introdurre nuovamente la legislazione nel 2019, anche se probabilmente non sarà ancora completato lo studio condotto dall'IGC e da Eilers & Krejcik. "La conoscenza è potere, ed è bello identificare quanti più dati possibile", sostiene Morrison, spiegando le ragioni e gli obiettivi con cui stanno andando avanti in questa sessione". Questo perché, hanno aggiunto Morrison e Ford, i legislatori si impegnano a trarre potenziali guadagni dalla conversione dell'esistente "mercato grigio", portando quindi i giocatori dal mercato illegale a quello legale. "La gente attualmente scommette sugli sport a livello locale", ha detto Ford. "Non sappiamo quanto è possibile finché non avremo introdotto definitivamente le scommesse sportive".
PIU’ ENTRATE E LOTTA ALL’EVASIONE - Un'analisi fiscale condotta in occasione della proposta di legge di Morrison del 2017, si stimavano entrate tra i 3,1 milioni di dollari e i 18,8 milioni l’anno, qualora venisse introdotta una tassazione del 9,25 percento sul giocato. Anche se il professor Jennifer Roberts, direttore associato del Centro internazionale per la regolamentazione del gioco dell'Università del Nevada, ha detto che i legislatori dovrebbero essere più cauti sulle stime delle entrate, quando era stato contattato dai funzionari statali per creare programmi educativi sulle scommesse sportive i quali dovrebbero essere pianificati proprio in questi giorni. Lasciando quindi intendere che la macchina burocratica che porterà alle scommesse sportive nell’Indiana è davvero partita. "Occorre capire davvero che il business funziona a un basso margine", sostiene Roberts. "Aggiungerà sicuramente alcuni benefici, ma non riparerà improvvisamente qualunque esigenza del paese". Intanto, sia Ford che Morrison hanno detto che occorre ragionare sia su piattaforme mobili di gioco oltre agli inevitabili luoghi fisici per scommettere. Una piattaforma mobile, hanno spiegato, consentirebbe ai partecipante di un evento sportivo di scommettere sul risultato di una partita anche “live” utilizzando un dispositivo personale come uno smartphone. Roberts sostiene che questa tattica è utile perché può aiutare a estrarre i giocatori dai luoghi illegali richiedendo loro di registrarsi su app con licenza, che di solito includono i requisiti di controllo e, in alcuni casi, la tecnologia di geofencing che limita l'accesso ai giochi mobile solo agli stati in cui le scommesse sportive sono legale.
ATTENZIONE SUL MERCATO ONLINE - Ma l'espansione del gioco mobile non è da considerare una buona notizia per tutti. Christina Gray, direttore esecutivo dell'Indiana Council for Problem Gambling, si è detta preoccupata per la diffusione del gioco d'azzardo online perché pone una gamma più ampia e più sfumata di problemi per i giocatori problematici, in particolare per i più giovani.

Gray, che attualmente sta preparando presentazioni rivolte agli studenti delle scuole medie, delle scuole superiori e dei college, sostiene che alcuni videogiochi ora promuovono "lootboxes": scatole virtuali misteriose che vengono acquistate con denaro reale per acquisire eventualmente un elemento chiave del gioco o arma. Ciò potrebbe tradursi in problemi di gioco più grandi nella loro vita, ha aggiunto. Il gioco d'azzardo su Internet, specialmente nelle sue forme sottili, richiede ancora tempo per essere capito a fondo. Ecco perché è felice di vedere la collaborazione con Eilers & Krejcik. "Ciò che sta facendo la Commissione è molto buono. Va bene almeno studiare il fenomeno", sostiene. "Stiamo collaborando per assicurarci che il lavoro garantisca protezione per i giocatori problematici."

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