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Porto Rico: il governo studia introduzione delle Awp

20 agosto 2018 - 11:52

Il Senato di Porto Rico studia l'introduzione delle slot, nuove entrate da recupero sommerso.

Scritto da Vincenzo Giacometti
Porto Rico: il governo studia introduzione delle Awp

 

Il governo Porto Rico è pronto a introdurre un emendamento alla legge di riforma fiscale per legalizzare un numero indeterminato di slot machine. Ad annunciarlo è il presidente del Senato, Thomas Rivera Schatz. Anche se tale processo legislativo richiede alcune modifiche al progetto di base della riforma, che dovranno però prima essere valutate e approvate dalla Camera dei Rappresentanti. La "legalizzazione" delle macchine da gioco, secondo le stime del governo, potrebbe generare circa 100 milioni di dollari alle casse dello Stato, ha spiegato Rivera Schatz in una conferenza stampa.
"Si tratta di macchine legali, che dovranno andare a sostituire quelle illegali che esistono comunque sul territorio e appaiono completamente fuori controllo, generando flussi di denaro che circolano al di fuori del circuito dello Stato.

Con questa operazione potremmo invece generare nuove entrate e ricavare risorse attraverso la tassazione delle imprese che gestiranno questi prodotti legali”, ha spiegato, indicando che ogni anno gli operatori titolari degli apparecchi da intrattenimento dovranno versare allo Stato, che sarà comunque fissa e "non proporzionale" al reddito che esse generano. "Questa è una fonte di reddito aggiuntivo che non è contemplato e che non abbiamo oggi", ha detto. Sottolineando che la posizione di queste macchine dovrebbe essere regolamentata all'interno delle modifiche alla stessa legge, prevedendo misure per impedire ai minori di ottenere l'accesso ai centri di gioco dove verranno istallate. Al momento non si conosce il parere del rappresentante della Camera su questo tema: mentre l'ex presidente della Camera, José Aponte, era stato un tenace oppositore della legalizzazione delle slot machine, già proposta in precedenza in altri ambiti.
Rivera Schatz sostiene che consentire a queste macchine di generare premi in denaro non significa necessariamente fare concorrenza all'industria dei casinò, spiegando che si tratta di una clientela diversa, in risposta alle preoccupazioni dell'industria locale delle case da gioco. A Porto Rico, come in gran parte dei paesi, esiste comunque un'offerta di gioco attraverso apparecchi da intrattenimento ma si tratta di giochi illegali - proprio perché non disciplinati dallo Stato - e quindi sfuggono sia alla tassazione che ai controlli di sicurezza delle vincite. Proprio come accadeva in Italia prima dell'operazione di "bonifica" del territorio operata dal legislatore con la legalizzazione del 2003.

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