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Ippica e Delega: gli ippodromi chiedono nuove risposte al Governo

26 giugno 2015 - 08:04

“Il Governo si è assunto la grande responsabilità di rinviare l’approvazione delle nuove regole del mercato dei giochi nei quali era compresa la riforma dell’ippica, ora deve dare risposte in tempi rapidissimi su come vuole affrontare il problema della gestione del nostro settore che si trova in uno stato di grave crisi per non dire di default, mettendo a serio rischio alcune decine di migliaia di posti di lavoro”.

Scritto da Sm
Ippica e Delega: gli ippodromi chiedono nuove risposte al Governo

Parola di Elio Pautasso, presidente di Federippodromi, dopo il mancato inserimento del decreto delegato nell’ultimo Consiglio dei ministri.

Per quanto riguarda le parole del sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe Castiglione, in occasione dell’audizione di ieri alla Camera.

Pautasso aggiunge: “Il sottosegretario ha constatato ciò che, forse, avrebbe dovuto fare qualche mese fa. Gli imprenditori e tutti i lavoratori del settore si sono tarati e programmati sulle risorse più volte promesse che invece ora sembrano mancare, anche in questo caso la soluzione è nelle mani di chi governa”.

Il presidente del Coordinamento Ippodromi, Attilio D’Alesio, aggiunge da parte sua: “Il sottosegretario è stato chiarissimo: mancano 28 milioni e c’è il rischio di dover tagliare 200 giornate di corse e relativo montepremi, nonché tagliare di circa 14 milioni ai fondi destinati agli ippodromi e per evitare questa scelta gravissima c’è solo un intervento possibile: il differimento del piano di rientro da condividere con il Mef. Questa è l’unica strada percorribile che ci auguriamo venga presto accolta dal Mef e trovi urgente attuazione. Poi condividiamo moltissimo le parole del presidente della commissione Agricoltura della Camera, Luca Sani, che ha testualmente detto ‘l'esame dei provvedimenti sull'ippica erano stati sospesi perché il tema era stato inserito nella Delega, ma se la Delega si ferma dobbiamo riprendere da dove ci eravamo fermati’. Bene, riprendiamo il percorso interrotto. La riforma dell'ippica è una grande questione sulla quale devono lavorare il Parlamento, il Governo, l’Anci, le parti sociali, la filiera tutta e forse ce la faremo a fare un’ippica buona e giusta. Esprimiamo poi grande apprezzamento per tutti gli interventi dei commissari intervenuti, tra cui quello di L’Abbate, che ha ricordato le proposte da tempo presentate come la riforma delle scommesse e la costituzione, da noi sempre sostenuta, di una Consulta Ippica. Dopo questo importante passaggio parlamentare ci aspettiamo quindi il differimento del piano di rientro, così si evitano tagli insostenibili. La ripresa in Parlamento del percorso interrotto per giungere ad una vera e buona riforma. La costituzione immediata di una Consulta Ippica che affianchi il lavoro del Ministero”.

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